A breve saranno regolarizzate da un’apposita legge tutte quelle professioni che non sono ancora organizzate in ordini o collegi, perché ritenute attività per le quali non è necessaria una disciplina normativa, né una iscrizione ad albi o elenchi. La regolamentazione si è resa necessaria in quanto negli ultimi anni si sono sviluppate numerose professioni che non hanno mai avuto un riconoscimento legislativo. A battersi per ottenere un giurisprudenza in merito è stato il presidente del Comitato tecnico-scientifico, l’irpino Armando Masucci nonché componente della Commissione Europea delle Attività produttive. Tra le professioni non regolamentate figurano tantissime nel settore delle arti, delle scienze e dei servizi. Ci sono circa tre milioni di persone come cuochi, enologi ed enotecnici, fisioterapisti, amministratori di condominio, pubblicitari, grafici, animatori turistici, mediatori familiari e tante altre, che vanno assolutamente riconosciute da un punto di vista legislativo. Anche il volontariato potrà costituirsi in associazione professionale ed essere regolamentata da appositi albi professionali. Inoltre tali associazioni potranno promuovere la formazione degli iscritti attenendosi a regole deontologiche ben precise, ovviamente trattandosi di un esercito di professionisti, tutti potranno associarsi e attenersi a precise regole con eventuali sanzioni disciplinari promuovendo forme di garanzie a tutela degli utenti per i quali è anche previsto uno sportello di riferimento per il consumatore.
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