Non abbassa la guardia il direttore generale del Moscati di Avellino, Giuseppe Rosato, che intende risollevare l’ospedale da una crisi che nei giorni scorsi ha portato al blocco dei ricoveri per intasamento del pronto soccorso. Tutto ciò per evitare di pesare troppo sulle liste d’attesa relative agli interventi chirurgici. Il disagio si avverte nella mancanza di personale: medici, infermieri professionali, tecnici, operatori socio-assistenziali. Poche persone a lavoro, meno posti letti e contemporaneamente una richiesta in eccesso di prestazioni da parte dell’utenza. Il direttore generale Rosato, muove delle critiche alla Regione che non dà la possibilità al nosocomio avellinese, che raccoglie una vastissima utenza, di essere potenziato attraverso una giusta politica di investimenti. Pertanto, Rosato di fronte a tale indifferenza, ha deciso di sfidare il presidente della Regione, Stefano Caldoro, dando vita a dei concorsi per assumere nuovi medici. In effetti è il Pronto Soccorso che resta una priorità assoluta e dovrà essere il primo obiettivo da raggiungere per il 2013 per una corretta riorganizzazione. Tre medici hanno presentato domanda di trasferimento e con 10 medici in attivo, non si può pensare di gestire l’intero comparto e la vasta utenza. Questo significherebbe non puntare sulla qualità sanitaria. Rosato non intende abbandonare il nosocomio. Il manager intende assumersi delle responsabilità amministrative e non penali per denuncia di omissione di soccorso. E’ per questo che bandirà un concorso per l’assunzione delle tre figure professionali in attesa che da Napoli arrivino segnali concreti. A scendere in campo, le sigle sindacali che hanno annunciato un duro attacco alla Regione. Nella giornata di domani è stato chiesto un vertice in prefettura sul caso dei precari dell’Asl.
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