Si celebra domani la festa della donna, e come ogni anno l'8 marzo è anche l'occasione per fare un bilancio sulla condizione femminile nella nostra provincia. I dati arrivano dall'osservatorio della consigliera di parità di Avellino Mimma Lomazzo. Numeri che prendono in considerazione l'occupazione, la presenza femminile nelle istituzioni e la violenza sulle donne.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, poco più della metà di coloro che cercano occupazione in Irpinia sono donne: 45 mila su 84 mila; molte sono in possesso di una laurea, altre di un diploma. Stupisce però che circa 20mila tra le donne disoccupate siano in possesso della sola terza media. Ma anche quelle che lavorano hanno i loro problemi: sono precarie e non utilizzate per le  loro compentenze. Continuano, inoltre, a guadagnare meno degli uomini. E quando sono alle prese con la maternità, molte abbandonano il posto di lavoro: nel 2015 in 157 si sono dimesse.

Positivo, invece, il dato relativo all' imprenditoria femminile: con oltre il 30% delle imprese gestite da donne l'irpinia è tra le prime province in Italia.

Tante imprenditrici, ma poche riescono ad imporsi in politica In Irpinia, le donne sindaco sono appena 5 su 118. La presenza delle donne nelle giunte comunali è di circa il 16,00 % e nei consigli comunali di circa il 15,00 % . 

Infine, il tragico capitolo della violenza. C’è da registrare, per fortuna, una seria presa di coscienza da parte delle Istituzioni e delle associazioni. Ad oggi le donne che subiscono violenza possono rivolgersi ai centri di Avellino, Cervinara, Sant'Angelo dei Lombardi, Mercogliano, Solofra, Mugnano del Cardinale,  Marzano di Nola, Ariano Irpino, Grottaminarda, Vallata.