L’Ente – secondo quanto stabilito nei provvedimenti presidenziali N. 48 del 23.06.2015, N.49 del 30.06.2015 e N. 98 del 13.11.2015 - è riuscito a ridurre del 50% il costo per il personale, così come imposto dalla legge, in relazione al fatto che 55 unità saranno collocate a riposo entro la fine del 2016 (per alcuni il diritto è già maturato); 44 dipendenti dei Servizi per l’Impiego e delle Politiche del Lavoro confluiranno nella futura Agenzia Nazionale per il Lavoro, in base a quanto programmato dal cosiddetto “Jobs Act”, ma nel frattempo resteranno in forza alla Provincia; 39 dipendenti seguiranno le “funzioni non fondamentali”, disciplinate di recente dalla Regione Campania con la legge 14/2015 che riassegna alle Province, per adesso, solo le biblioteche, i musei e le emeroteche. La stessa legge regionale stabilisce, inoltre, che, a conclusione del processo di riordino, adotterà forme di convenzione con le stesse Province per le “funzioni non fondamentali” ri-delegate all’Ente, destinando di pari passo il personale; 10 agenti di polizia provinciale proseguiranno il servizio presso l’Ente in attesa della definizione di quanto previsto dall’articolo 5 del decreto legge 78/2015.
Il numero di 147, dunque, rappresenta le unità complessivamente inserite sul cosiddetto Portale Mobilità DFP, e non all’esubero che non esiste, per l’eventuale ricollocazione volontaria (D.M. 14 settembre 2015 – art.1, comma 424 e 425, della legge n.190/2014 e art 7 comma 2 bis, del D.L. 192/2014) con assoluta garanzia del mantenimento di un pari livello occupazionale e del salario maturato.
Da segnalare, infine, che quattro unità sono già transitate volontariamente nei ruoli del Ministero della Giustizia.
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