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Petrolio, nasce il comitato ''No trivellazioni in Irpinia''

pozzo petrolio

Una assemblea affollata e partecipata ha salutato la nascita del Comitato NO TRIVELLAZIONI PETROLIFERE IN IRPINIA – No petrolio a Gesualdo. Dopo la proiezione di un documento video sugli effetti deleteri delle estrazioni petrolifere in Basilicata si è aperta l’assemblea con gli interventi dei promotori e con il successivo dibattito con i presenti.
Il comitato nasce dalla necessità di informare e allo stesso tempo di tutelare un’opinione pubblica, quella irpina,  assai distaccata e distante da temi cosi importanti come la tutela dell’ambiente e come lo sviluppo economico e sociale. Gli interventi dei promotori si sono focalizzati sulla opportunità di offrire ai presenti una visione chiara e realistica di quella che potrebbe essere la situazione ambientale sociale ed economica che l’Irpinia si troverebbe a patire nell’eventualità in cui venisse dato parere positivo all’istanza del VIA attualmente all’attenzione del Settore 02 Tutela dell’Ambiente della Regione Campania. La nostra terra, con le sue peculiarità con le sue bellezze e anche con le sue contraddizioni si troverebbe, di punto in bianco, stravolta dall’arrivo degli impianti petroliferi che comporterebbero immediati cambiamenti incidendo sul clima, sull’ambiente e sul tessuto socio economico. Il messaggio ha i connotati di quello che potrebbe essere un vero e proprio monito da porre all’attenzione degli irpini allo scopo di scuoterne la coscienza ed anche l’orgoglio di fronte a questo massiccio intervento, ancora una volta piovuto dall’alto senza riscontro e senza alcun consenso richiesto. 
Molta attenzione è stata data all’intervento dell’assessore del Comune di Frigento Michele Genua che ha apertamente dichiarato l’adesione all’iniziativa da parte del Comune di Frigento,  che per vicinanza geografica ai luoghi indicati per le trivellazioni è pienamente investito del problema al pari di Gesualdo. Il dibattito si è concluso con l’appello alle segreterie politiche provinciali, alle istituzioni per un impegno congiunto finalizzato alla revoca delle autorizzazioni all’avvio delle perforazioni petrolifere in Irpinia. La petizione ha da subito ottenuto ottimi riscontri. Nei prossimi giorni partirà una intensa campagna di sensibilizzazione rivolta alle aziende che operano nel settore agro alimentare ed agro turistico allo scopo di coinvolgere anche quei settori produttivi che finirebbero per subire di più gli effetti negati delle possibili estrazioni petrolifere in Irpinia.

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