Non subito, ma presto, il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, dovrà rivedere l'assetto organizzativo di Palazzo di Giustizia. In particolare quello della Direzione distrettuale antimafia. Il capo dei pm partenopei è anche numero uno della Dda, divisa però in tre sezioni. Federico Cafiero De Raho guida il pool che ha messo letteralmente in ginocchio la criminalità casertana, alias i casalesi. Rosario Cantelmo, quello con giurisdizione su provincia di Napoli sud e Avellino, Sandro Pennasilico coordinatore per Napoli città e provincia nord. Cafiero correrà per la procura di Reggio Calabria con grosse chance di farcela: curriculum di particolare vanto, uomo integerrimo, servitore dello Stato a tutti gli effetti. Stimato da tutti, anche nelle stanze del Csm dove più di uno dei consiglieri interpellati del Velino dice: "Nessuno più di lui merita di succedere a Pignatone nella lotta alle cosche reggine. Sarebbe una grande garanzia, uno scacco alla mala". Si lavora, infatti, perchè la sua possa essere una nomina, la più condivisa possibile se non all'unanimità. Ma é ancora presto per parlarne. Resta comunque un procuratore aggiunto in probabile partenza da Napoli nel giro di qualche mese. Sandro Pennasilico è invece oramai procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, il plenum dovrebbe dare via libera alla sua nomina entro settembre e il suo posto sarà certamente da assegnare. Altamente è possibile anche il trasloco ad Avellino di Rosario Cantelmo, che con le sue indagini ha già scardinato interessi e affari illeciti della criminalità irpina. La domanda da procuratore capo è in ballottaggio con quella di Antonio Guerriero. Una poltrona ambita insomma, su cui dovrebbe sedere proprio Cantelmo che come dicono a palazzo dei Marescialli "ha un'elevatissima competenza gestionale e investigativa". Guerriero però non molla. Ricapitolando: un posto da coordinatore della Dda, quello di Pennasilico, si libererà a settembre, sempre nello stesso periodo è altamente probabile che si liberi quello di Cantelmo, agli inizi del 2013 possibile la partenza per Reggio di Cafiero. Tre assetti fondamentali della Procura andranno di certo riorganizzati e non è escluso che il numero uno dei pm partenopei possa optare per una redistribuzione di incarichi, deleghe e fascicoli. Del resto già oggi la sezione reati contro l'ambiente guidata fino al mese scorso da Aldo De Chiara è ad interim sotto la responsabilità dell'aggiunto Nunzio Fragliasso. Stando a quanto si apprende per ora si temporeggia, ma alla ripresa, dopo la pausa estiva, quando alcuni spostamenti saranno più chiari, il procuratore Colangelo potrebbe ufficializzare i nuovi incarichi a Palazzo di Giustizia.








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