Sulla notizia dell’accelerazione dell’iter per la costruzione della quarta vasca nella discarica di Pustarza interviene il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia: "A distanza di qualche anno si ripropone l’impellente necessità di realizzare un quarto invaso nell’impianto di Savignano Irpino. Per la verità, di questo progetto se ne parlava già nel 2011 con l’allora presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, ma in seguito all’estromissione dell’IBI Idroimpianti S.p.A. dalla gestione del sito il tutto si era arenato". "Nel 2010 - ricorda il portavoce avellinese - in piena emergenza rifiuti, l’allora assessore provinciale all’ambiente, attuale presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, annunciava solennemente, attraverso gli organi di stampa, che Pustarza avrebbe chiuso al massimo entro il 2013. Siamo alla fine del 2014 e quel sito è ancora lì e addirittura se ne prevede l’ampliamento. Allo stesso Gambacorta ricordo che all'epoca con il gruppo locale del Meetup Avellino proponemmo, con una lettera aperta, di verificare il sistema di smaltimento rifiuti TMB modello Vedelago che riesce a differenziare fino al 99% i materiali conferiti". "Per costruire un impianto simile basterebbero 5 milioni di euro - evidenzia il parlamentare 5 Stelle - invece che la montagna di soldi sprecati per inceneritori e discariche rischiose per l’ambiente. Superfluo affermare che non ci fu nessun riscontro da parte dell’ex assessore, anzi, in un incontro pubblico in cui era ospite assieme a Carla Poli del Centro Riciclo Vedelago, affermò, senza alcun imbarazzo, che la Campania non era il Veneto e che, quindi, il modello non era applicabile da noi. Per la cronaca, impianti simili a quello di Vedelago sono presenti in Sardegna, nel Lazio e tra non molto in qualche altra regione". "Per risolvere definitivamente la questione smaltimento rifiuti in una provincia come la nostra - continua il deputato - basterebbero un impianto come quello, adatto a ricevere e trattare le frazioni secche dei rifiuti urbani per poi consegnare le varie tipologie di materiali in uscita alle aziende che li impiegano nei processi produttivi, e un altro di compostaggio adeguato. Certamente non come quello di Teora che, secondo documenti ufficiali, tratta la frazione organica proveniente da appena 15 Comuni limitrofi". "Comprendo che risolvere la questione rifiuti, a questo punto, non convenga ai partiti e alla vecchia politica, ma mi chiedo fino a quando il cittadino e l’ambiente dovranno sostenere queste ingiustizie. Andare avanti con il metodo del 'tiriamo a campare' non eviterà il giudizio finale su cosa hanno combinato in tutti questi anni gli amministratori della nostra Irpinia"- conclude Sibilia.
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