Sono 194mila gli stranieri che vivono in regione Campania, il numero si è quadruplicato negli ultimi dodici anni con una concentrazione maggiore che riguarda le province di Napoli, Caserta e Salerno. Il dato conferisce alla regione il primato del Mezzogiorno: circa il 30% dei migranti del meridione, infatti, vive in Campania. Quasi del tutto residuale, invece, la presenza in Irpinia e nel Sannio. Ad Avellino gli immigrati sono il 4,2% del totale, a Benevento il 2,3%.
Sono queste alcune delle cifre contenute nel corposo ‘’Rapporto Statistico sull’Immigrazione’’, il ventiduesimo, presentato presso la prefettura di Avellino dalla Caritas e dal centro studi Migrantes. Al tavolo dei relatori, oltre agli autori del rapporto, il prefetto Umberto Guidato, il direttore della Caritas di Avellino, Carlo Mele, il vescovo Marino, il sociologo Rauty. Dall’indagine emerge come le comunità più popolose siano quelle Ucraine e Marocchine. Ma in tutto le nazionalità presenti sono 174. Il 51,4% degli extracomunitari è donna.
Come sempre quando si parla di immigrazione si parla anche di integrazione.
Dal dibattito è emerso che il principale problema per chi arriva nella nostra Regione è la casa. E’ da qui che comincia il lento e faticoso cammino per l’inclusione sociale dei lavoratori extracomunitari. Subito dopo c’è la questione della residenza, condizione essenziale per usufruire di servizi oppure adempiere a qualsiasi procedura burocratica.
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