Resistenza Operaia non si arrende. Il Comitato continua la sua lotta nella convinzione di poter scrivere un’altra storia, a due anni dalla chiusura dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita. “Noi siamo sempre convinti che la rotta può essere cambiata; siamo sempre e ancora pronti a tener fede a quel giuramento fatto a luglio 2011 dinanzi ai cancelli”, si legge nel volantino distribuito questa mattina davanti ai cancelli dell'Irisbus, in occasione del ritiro della busta paga dei lavoratori. Per il 6 aprile, è prevista a Grottaminarda un’assemblea nella quale si cercherà di delineare le sorti dello stabilimento e di ri-puntare i riflettori su una vertenza che pare stia finendo nel dimenticatoio. Dal Municipio del comune ufitano, Resistenza Operaia ha srotolato uno striscione in cui si legge “L’Irisbus deve vivere. Il 6 aprile assemblea a  Grottaminarda”. La manifestazione organizzata in collaborazione con il comitato “No Debito”, si terrà presso la sala Convegni alle spalle delle sede distaccata della Seconda Università di Napoli. Saranno presenti personalità del mondo sindacale e intellettuale nazionale, e soprattutto tanti lavoratori. Il Comitato di Resistenza operaia si augura una partecipazione di massa, per continuare a smuovere l’opinione pubblica. Solo con l’unione di più forze si potrà continuare una battaglia in realtà mai interrotta. “Il silenzio calato su di noi, soprattutto negli ultimi mesi, ci distruggerà, perciò abbiamo il dovere di fare questo ennesimo sforzo e rompere questo muro di indifferenza; per questo abbiamo tutti il dovere di reagire e provare a vincere”, si legge ancora nel volantino. L’iniziativa del 6 aprile è dunque la dimostrazione che c’è ancora chi non molla, chi crede fermamente che con unità di intenti, la fabbrica Irisbus della Valla Ufita possa essere rimessa in piedi.