Prima azione concreta della Regione contro l’abbandono e i roghi dei rifiuti sul territorio campano. E’ stato approvato dal Consiglio regionale, il disegno di legge firmato dal Presidente Caldoro e dall’assessore all’ambiente Romano, che prevede l’introduzione di strumenti penali più efficaci sul fronte ambientale, con particolare riferimento alle province di Napoli e Caserta. Si tratta di misure straordinarie, come la messa in sicurezza di materiali contenenti amianto, il censimento dei siti di stoccaggio temporanei e la sorveglianza ambientale volontaria. Si lavorerà in sinergia perché i diversi enti territoriali dovranno coordinarsi tra loro per contrastare e prevenire attività illegali. I Comuni dovranno provvedere, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge regionale, ad individuare ed accertare, le aree pubbliche e private interessate dall'abbandono e dai roghi di rifiuti nell'ultimo quinquennio. Le zone urbane, rurali e agricole, pubbliche e private, che saranno inserite nei registri non potranno essere destinate alle attività agricole, ma neppure a quelle produttive, edili, turistiche e commerciali, fino a quando non è dimostrata, con attestazioni analitiche di laboratori accreditati, l'assenza di fattori di pericolo per la salute e l'ambiente. Chi violerà la legge non potrà accedere a contributi e finanziamenti regionali.
5 milioni di euro la somma da impiegare. Non sarà chiesto nulla all’Italia e all’Europa perché le risorse stanziate sono interamente regionali. Forse non basteranno a spegnere un’emergenza che sta avendo riflessi disastrosi e a frenare l’illegalità, ma fino a questo momento è stato lo strumento più concreto messo in campo. E’ il territorio che ha chiesto a gran voce un provvedimento del genere. Le proteste non si placano; gli infiniti casi di tumore sembrano avere sempre più connessioni con i veleni disseminati nell’ambiente ed il made in campania crolla.
“Adesso il Governo nazionale e la Comunità Europea – ha affermato Paolo Romano, presidente del Consiglio regionale – devono fare la loro parte per dare vita alle bonifiche “. Risanamento: è questo il grande punto interrogativo. Quanti soldi serviranno e soprattutto quanto tempo?
5 milioni di euro la somma da impiegare. Non sarà chiesto nulla all’Italia e all’Europa perché le risorse stanziate sono interamente regionali. Forse non basteranno a spegnere un’emergenza che sta avendo riflessi disastrosi e a frenare l’illegalità, ma fino a questo momento è stato lo strumento più concreto messo in campo. E’ il territorio che ha chiesto a gran voce un provvedimento del genere. Le proteste non si placano; gli infiniti casi di tumore sembrano avere sempre più connessioni con i veleni disseminati nell’ambiente ed il made in campania crolla.
“Adesso il Governo nazionale e la Comunità Europea – ha affermato Paolo Romano, presidente del Consiglio regionale – devono fare la loro parte per dare vita alle bonifiche “. Risanamento: è questo il grande punto interrogativo. Quanti soldi serviranno e soprattutto quanto tempo?
Commenta l'articolo