Tregua nell’emergenza rifiuti. L’ordine di riprendere la raccolta è arrivato nella tarda serata di ieri al termine di un vertice in prefettura con i sindaci dei comuni morosi nei confronti della società Irpiniambiente. Almeno per i prossimi due giorni i mezzi saranno a lavoro per ripulire la città ed alcuni comuni della provincia.
Resta il problema, non di poco conto, della copertura finanziaria. Si spera che nelle prossime 48 ore i comuni inizino a pagare gli arretrati. Quanto meno ad anticipare. Alle casse di Irpiniambiente mancano 40milioni di euro, da qui la decisione di bloccare la raccolta fino a quando non è intervenuto il prefetto Guidato.
Al termine dei due giorni ci sarà una nuova riunione in prefettura per verificare lo stato dell’arte.
Nel frattempo, nonostante il servizio sia ripreso, i rifiuti in strada restano. Troppe le tonnellate che si sono accumulate, circa 1500, per tornare alla normalità in poche ore. Resta alto, dunque, il rischio igienico sanitario sia nel capoluogo che in comuni come Lauro, Quindici e Mercogliano. Per ripianare i debiti si spera nella data del 15 maggio, quando il ministero delle finanze renderà noto se i sindaci morosi potranno accedere ai mutui messi a disposizione dalla cassa depositi e prestiti. Intanto sono sul piede di guerra i lavoratori della società. Senza copertura finanziaria non c’è certezza sugli stipendi, tanto che quelli di aprile ad oggi ancora non sono arrivati. E così stamattina, insieme alle rappresentanze sindacali, si sono radunati in un sit-in sotto la prefettura per chiedere che la situazioni si sblocchi il prima possibile e per denunciare come tra le vittime non ci siano solo i cittadini, ma anche gli oltre 600 dipendenti.








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