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Rifiuti, senza legge servizio raccolta ancora nelle mani di irpiniambiente

In mancanza della nuova legge regionale sui rifiuti sarà ancora Irpiniambiente a gestire il servizio raccolta. A cercare di accelerare l’iter della legge il vicegovernatore Bonavitacola. Intanto l’Anci invita i partiti ad una seria riflessione prima di legiferare per non gravare sui comuni

rifiuti avellino

Sarà ancora Irpiniambiente a gestire il servizio raccolta rifiuti in provincia di Avellino fino a quando non arriverà la riorganizzazione del settore. Stenta infatti a decollare la legge in consiglio regionale che nell’ultima assise di lunedì’ non era nemmeno all’ordine del giorno. A confermare l’impasse sulla questione anche la volontà del Presidente De luca di voler chiudere la partita del riordino dei rifiuti entro il 20 gennaio. Indiscrezioni parlano di discussione in aula verso la fine di febbraio. A questo si unisce il fatto che alla Camera dei deputati è stato bocciato l’emendamento bipartisan al decreto Milleproroghe per spostare al 31 dicembre lo stop al servizio di raccolta e smaltimento affidato alle società provinciali. Una situazione di stallo cui ha cercato di porre rimedio il vicegovernatore di Palazzo Santa Lucia Fulvio Bonavitacola che è anche titolare della delega all’ambiente in regione. Lo stesso invita enti locali, consorzi di bacino, e società provinciali a gestire l’immondizia secondo le normative attuali. I partiti a lavoro nelle commissioni hanno ravvisato diverse anomalie e dubbi tecnici nella legge di riordino. Anche l’Anci ha espresso perplessità chiedendo una serie di modifiche, una tra queste attiene al rapporto tra regione ed enti locali, in poca sostanza l’associazione dei comuni italiani teme che i municipi con questa legge possano avere solo un ruolo marginale, per questo attraverso una nota sollecita ad una maggiore autonomia decisionale dei territori in merito alla definizione dei sotto ambiti distrettuali. Altro rischio è quello dei bilanci secondo l’Anci perché gli ex consorzi di bacino sarebbero obbligati ad assumere il personale.  Resta incerto invece il futuro dei dipendenti delle società provinciali in questo caso anche Irpiniambiente perché la bozza di legge per ora non dice nulla. L’Anci spera che tali manovre non ricadano sui costi di gestione e quindi sulle bollette.  

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