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Rinnovo contratti, Irpiniambiente si ferma di nuovo: tre giorni di caos


Incroceranno le braccia l’11 e il 12 luglio prossimi i lavoratori di Irpiniambiente.  Anche loro infatti aderiranno allo sciopero nazionale proclamato per il rinnovo  del contratto di lavoro. I sindacati irpini spingono sulla modifica della legge regionale  per scongiurare 650 licenziamenti.

irpiniambiente

Saranno tre giorni di caos per la raccolta dei rifiuti. L’11 e il 12 luglio si fermeranno anche i lavoratori di Irpiniambiente in occasione  dello sciopero  generale proclamato dai sindacati  per il rinnovo del contratto collettivo nazionale e considerando che si tratta dei primi due giorni della settimana  i disagi  per le comunità non passeranno inosservati visto che c’è di mezzo anche una domenica. Si tratta del terzo sciopero proclamato nel giro di poco più di un mese e lo scopo dei sindacati di categoria è quello di  sollecitare le istituzioni competenti a definire un’intesa per la soluzione della vertenza. Dall’ultima mobilitazione, quella del 15 giugno scorso infatti  si sarebbe mosso ben poco. Per stare ad Irpiniambiente, che rischia di  buttare in strada 650 lavoratori,  non bastano  le rassicurazioni ottenute dai rappresentanti della regione, rassicurazioni solo verbali in ordine alla modifica della legge regionale incriminata, perché la modifica richiesta, che permetterebbe ai lavoratori di continuare ad operare nella società  senza alcuna interruzione del rapporto di lavoro fino alla costituzione del nuovo soggetto gestore, non è stata ancora  ratificata dall’esecutivo regionale  ed il tempo stringe.  Da quando la legge regionale 14 è stata approvata infatti, è già trascorso un mese . Ne restano due per evitare i licenziamenti che con il preavviso di due mesi potrebbero già essere disposti in questi giorni. L’adesione allo sciopero nazionale  assume in Irpinia una dimensione ben più ampia  dunque, da una parte il rinnovo contrattuale dall’altra la necessità di difendere un contratto che rischia di essere interrotto senza garanzie di continuità  nel futuro.  La vertenza Irpiniambiente resta incandescente, c’è il pressing dei sindacati che rivendicano il rispetto degli impegni assunti al tavolo convocato in prefettura. Nel frattempo  operatori in stato di agitazione  e si preannuncia un’estate calda sul fronte della raccolta dei rifiuti.

Nicoletta Caraglia

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