E’ tempo di saldi ovunque. E ovunque la crisi nel commercio è evidente. La ricaduta negativa non incoraggia i rivenditori i quali sperano ogni anno di rientrare con le spese attraverso gli sconti partiti dal 2 gennaio. La corsa è appena iniziata, ma si capisce da subito che anche questo tipo di sistema non richiama più la gente che si sente più attratta dagli OUTLET, le grandi piazze di commercio che propongono ai consumatori i prodotti di grandi marche a prezzi ribassati. Da un'indagine effettuata, risulta che le famiglie italiane che faranno acquisti con i saldi saranno il 37%; la spesa per famiglia sarà pari a 194euro con una spesa complessiva di 1,73miliardi. Da quest’anno le vendite straordinarie partono con largo anticipo con il 50% e anche con il 70%, anche se per invogliare agli acquisti molti commercianti hanno apposto sconti del 30% prima di Natale e nel corso delle festività. Ma ogni tentativo di ripresa delle vendite sembra inutile anche perché è diminuita in forma evidente la corsa all’acquisto, almeno nei piccoli centri. Il discorso cambia nelle grandi città, dove si assiste ancora a delle lunghe file per entrare nei negozi per fare l’affare. I cosiddetti saldi sono sempre esistiti e nonostante esiste una legge che disciplina tale usanza a tutela del consumatore, i commercianti non sempre si attengono alle regole ed allora si rischia molto spesso che lo sconto effettuato non corrisponde al reale prezzo o valore della merce, rischiando la cosiddetta truffa. Insomma anche in tempo di saldi bisogna fare attenzione a non lasciarsi ingannare dall’affare che affare non è.
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