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Sanità, Cisl Fp: "L'ospedale Moscati al bivio"

ospedale moscati

DALLA CISL FP RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
La CISL fp, sindacato maggiormente rappresentativo presso l’Ospedale “S.G. Moscati” di Avellino, raccoglie da tempo le istanze e segnalazioni dei lavoratori del comparto afferenti a tutte le figure sanitarie (infermieri, ostetriche, tecnici ed OSS) che indicano la oramai sopraggiunta impossibilità ad affrontare ulteriori sacrifici per garantire le turnazioni ed una adeguata attività assistenziale ormai divenuta insostenibile., afferma il SEGRETARIO Aziendale Silvestro IANDOLO. Tale disagio nasce principalmente dal blocco del turn over che grava da diversi anni sulla struttura sanitaria irpina che pero’ è superabile come hanno fatto altre aziende tipo il Monaldi, fermo restando la volontà aziendale di procedere con il fondo beni e servizi a reclutare altre figure infermieristiche e OSS . La Cisl FP condividerà ogni azione e decisione di forza che si intenderà prendere al riguardo. I lavoratori sino ad oggi hanno raccolto l’invito del Direttore  Generale G.Rosato a fare tutto il possibile per evitare chiusure di unità operative o riduzioni di attività e prestazioni dimostrando  un notevole senso di attaccamento all’Azienda ed un altrettanto spirito di sacrificio ed abnegazione. Alla carenza di personale  tutti i dipendenti dell’ospedale hanno posto rimedio effettuando turnazioni ed attività al limite delle proprie forze psico-fisiche, rinunciando spesso a ferie e soprattutto condizionando frequentemente la propria vita privata. Tale sacrificio è stato sino ad oggi accettato dagli operatori con la speranza che fosse temporanea e di breve durata la situazione di disagio. Purtroppo  si è potuto costatare che vi è stato solo un dileggiamento da parte della Regione Campania con sistematiche e ripetitive promesse ed annunci di arrivo di nuovo personale caldeggiando ciclicamente un imminente  uscita dal “piano di rientro”. Ogni ragionevole tempo è ormai trascorso senza alcuna risolutiva risposta dal Governo Regionale.  Pur comprendendo la difficoltà a cui dovranno far fronte i pazienti e la cittadinanza, già duramente messi anch’essi alla prova dalle sciagurate e cieche scelte Regionali, la CISL si attiverà definitivamente per risolvere le criticità qualsiasi costo  poiché se è pur vero che potrebbero crearsi disagi è anche da considerare che il mantenimento degli attuali volumi di attività sta logorando irrimediabilmente il personale sanitario. L’Ospedale è ormai ad un bivio. Continuare ad essere centro di eccellenza sostenibile solo con un adeguato numero di lavoratori oppure depotenziare alcune  attività concentrando le esigue risorse umane su quelle unità operative deputate all’ emergenza urgenza (esempio pronto soccorso, rianimazione, chirurgia d’urgenza ecc).Bisogna prendere atto che la coperta è corta ed in questa fase occorre intervenire, a rigor di logica, su i reparti più sensibili e delicati al fine di evitare l’esposizione ad eventuali  rischi sia per gli operatori che per l’utenza. Una nota a riguardo di richiesta di incontro urgente è stata già inviata al D.G. Rosato ed alla Regione Campania, unitamente ad incontri circa la erogazione del fondo ALPI che dal 2006 non viene corrisposto ai dipendenti, l’utilizzo del 5% della legge Balduzzi in merito all’abbattimento delle liste di attesa  per i quali abbiamo fatto richiesta di conoscere il fondo ai sensi della legge 241/90 e da ultimo abbiamo richiesto una delegazione trattante sulla verifica dei fondi contrattuali e sul Decreto regionale 106 che incide pesantemente sulla resa dei servizi all’utenza, conclude il segretario generale Doriana Buonavita.  

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