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Siccità invernale: torna il rischio emergenza idrica

Il presidente Acs, D'Ercole, ha disposto di utilizzare le ultime riserve disponibili

D'Ercole

Di emergenza idrica siamo abituati a sentirne parlare, di solito, nelle torride giornate estive. Eppure il problema, da qualche tempo, comincia ad accompagnarci anche nei mesi invernali. Da stamattina l’Alto Calore, per assicurare la continuità del servizio, ha attinto alle ultime riserve disponibili prima di chiudere ufficialmente i rubinetti nelle case. Si tratta dei pozzi di Montoro. Non solo, da diverse settimane l’Acs è costretta ad approvvigionarsi presso altre società, come ad esempio l’Arin, per far fronte alla crisi. Ciò comporta, ovviamente, un aggravio dei costi.
Nel frattempo si cerca di limitare al minimo le perdite. E’ noto come gli impianti idrici della società siano fatiscenti, troppa l’acqua che si perde per strada.
Il problema è che piove troppo poco. Non solo in questi giorni, ma da mesi. E che non nevica neppure.
Franco D’Ercole, presidente dell’Alto Calore, ha lanciato l’allarme più volte, lo ha fatto recentemente anche attraverso una conferenza stampa.
Da allora poco è cambiato. Per il momento, comunque, raggiunto telefonicamente, il presidente ci tiene a sottolineare che la situazione è monitorata e che è sotto controllo: “Certo se dovesse continuare così, andremmo incontro a seri problemi”.

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