Illustrare l’impegno e l’operatività della guardia di finanza nella lotta all’evasione fiscale: è stato questo l’obiettivo dell’intervento del comandante generale delle fiamme gialle, l’irpino Saverio Capolupo, davanti alla commissione Finanze del Senato. Le sue proposte, elaborate grazie all’esperienza maturata sul campo, sono finalizzate all’effettivo recupero di risorse erariali. La Finanza ha spiegato Capolupo, mira non solo al recupero dell’evasione ma anche ad ridurre la portata del fenomeno. Vanno inoltre tutelate le imprese sane ed incentivate le iniziative private.
Nel 2012, la guardia di finanza, ha segnalato agli uffici finanziari 56 miliardi di euro di ricavi non dichiarati e quasi 5 miliardi di euro di iva evasa.
Rafforzare la credibilità dell’amministrazione finanziaria e garantire maggiore certezza del diritto e della pena, sono secondo il generale irpino le direttrici da seguire. Bisogna inoltre condannare quei professionisti che hanno aiutato gli imprenditori nel mascherare i trasferimenti all’estero.
L’evasione fiscale è un fenomeno molto complesso e le fiamme gialle eseguono ogni anno centinaia di migliaia di controlli. Negli ultimi tempi è stato anche avviato un processo volto a migliorare la qualità dell’azione del corpo che mantiene rapporti costanti con l’agenzia delle entrate.
Il generale Capolupo oltre ad analizzare i risultati ottenuti fino ad ora, si è soffermato anche sui tagli alle forze dell’ordine sostenendo che la Guardia di finanza la sua spending review l’ha già fatta chiudendo 72 reparti.
Commenta l'articolo