''I cittadini della Provincia di Avellino ancora una volta penalizzati rispetto ai servizi, in particolare per quanto riguarda tutta la gestione della materia delle tasse automobilistiche a causa dell'immobilismo della Regione Campania''. Lo scrive in una nota il segretario della Fp Cgil Marco D'Acunto
''E' quanto sta accadendo al 5° Piano degli Uffici regionali di Collina Liguorini dove, oramai da mesi, negli uffici dell'ex Co.Re.Co. Sono ferme tutte le attività relative a qualsiasi procedimento amministrativo in materia di gestione di tasse automobilistiche.
O, meglio, i funzionari ed i dipendenti istruiscono le pratiche, ma queste ultime non vengono rese esecutive a causa dell'assenza della figura preposta alla firma delle stesse. E, dunque, restano fermi o bloccati i rimborsi ai cittadini, la perdita del diritto al contenzioso come pure le pratiche di esenzione per i disabili il cui numero di pratiche ferme a Collina Liquorini è di circa 300.
A nulla è valso il sollecito delle organizzazioni sindacali, come pure una interrogazione a risposta scritta della consigliera regionale Rosa D'Amelio sulla mateia.
Alla base di tutto c'è l'assurdo regolamento 12/2011 della Regione Campania avente ad oggetto l'ordinamento amministrativo della Giunta Regionale. Un regolamento che, nelle intenzioni della Giunta Caldoro e dell'assessore al personale Sommese avrebbe dovuto portare una organizzazione amministrativa snella ed efficiente e che, invece, sta producendo esclusivamente ritardi e lentezze quasi sempre ai danni dei cittadini.
La FP CGIL di Avellino denuncia quanto sta avvenendo presso gli Uffici dell'ex Co.Re.Co. del capoluogo irpino e chiede con forza una immediata risoluzione di tale problematica che, peraltro, pone in difficoltà i lavoratori della Regione Campania che continuano ad istruire pratiche “a vuoto” senza poter essere in grado di fornire risposte all'utenza.
Tale tipologia di ufficio, per i servizi che rende, non può essere centralizzata ed abolita sui territori provinciali come pure non deve essere esternalizzata (come pare abbia intenzione la Regione Campania) dato atto che esistono professionalità interne capaci ed efficienti e che ad oggi vedono vanificato il proprio lavoro dall'insipienza e dalla totla einefficacia di un Regolamento sul quale è stato ritenuto superfluo dalla parte politica il confronto con le organizzazioni sindacali''.
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