"Ringrazio il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, dottor Ottavio Lucarelli, per l'attenzione che non manca di riservare al Gruppo Lunaset e soprattutto per la tempestività con cui interviene, facendo percepire la sua autorevole presenza, nelle vicende del gruppo stesso – ha dichiarato l'editore di Lunaset dottor Pasquale Piccirillo – Grato dunque di cotanto interessamento, raccolgo l'invito del presidente e garantisco che il Tg di Telenostra non subirà alcuna interruzione e continuerà ad andare in onda regolarmente ogni giorno alle 14".
"La preoccupazione stessa del dottor Ottavio Lucarelli nei confronti del futuro dell'emittente, dei giornalisti e di quella libertà di informazione a mio parere troppo spesso chiamata in causa, quale nume tutelare delle varie argomentazioni in campo, tuttavia mi conforta e mi induce a porre al presidente dell'Ordine alcuni quesiti sui quali, sono certo, vorrà autorevolmente intervenire:
1) Da due anni il Corecom Campania non pubblica la graduatoria relativa ai contributi a favore delle emittenti locali.
2) Cosa pensa e come giudica il dottor Lucarelli i giornalisti che al mattino lavorano nelle emittenti o nei quotidiani, all'ombra di quella famosa libertà di informazione di cui sopra e talvolta solo apparentemente super partes e nel pomeriggio-sera si adoperano per conquistare il secondo stipendio come addetto stampa di questo o quel politico?
3) Cosa pensa e come giudica il dottor Lucarelli i giornalisti che, sempre in nome di quella imparzialità obbligatoria e di quella dedizione dichiarata con voce stentorea, scelgono opportunamente di seguire con foga e grande professionalità, le partite della squadra del cuore, elaborando con la complicità del medico di fiducia, un fantasioso certificato medico, quando dovrebbero seguire le altre squadre?
Egregio presidente, egregio sindacato, 30 anni di storia rappresentano per me molto più di un argomento romantico da utilizzare per sollecitare giuste e momentanee emozioni, nella platea di chi legge e si indigna...30 anni di storia sono stati esattamente la ragione per cui, in silenzio, senza chiedere interventi che tutelassero gli interessi globali del Gruppo, senza vantare i successi del Gruppo stesso e ne avrei avuto ben donde, senza denunciare il sordido comportamento di chi ha remato contro i colleghi, determinandone le attuali difficoltà, stringendo i denti in perfetta solitudine sono andato avanti.
Condivido in pieno, quindi, dottor Lucarelli la sua legittima ed accorata preoccupazione per il pericolo che corre, ormai da tempo, la libertà di parola e di informazione ma soprattutto di pensiero".
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