L’assessore regionale ai trasporti arriva ad Avellino e spara a zero contro tutto e tutti. Altri si dovrebbero dimettere e non lui, come chiede il sindacato.
Vetrella ha partecipato ad un incontro sul riordino del settore tenuto a Palazzo Caracciolo. Presenti, oltre alle sigle sindacali, sindaci, parlamentari, associazioni di pendolari. Tutti uniti nel chiedere che i tagli vengano limitati e il diritto alla mobilità venga tutelato. Ma l’assessore è stato fermo sulle sue posizioni: ‘’Non ci si può permettere gli sprechi degli anni passati. Siamo di fronte ad una situazione disastrosa e piena di debiti. Secondo la legge –ha aggiunto - noi ora dobbiamo fare la riprogrammazione, revisionare i contratti e partire subito con le gare. Altrimenti ci sarebbero delle sanzioni che metterebbero in ginocchio il settore’'.
Per quanto riguarda il trasporto nelle aree interne, l’assessore si dice proto a trovare forme per garantirlo. Ma va dimenticato quanto accadeva in passato con autobus e treni vuoti a spese dei cittadini.
Durissima la replica della Cgil:
«L’assessore ai trasporti regionale, Sergio Vetrella, ha fatto finalmente outing. Speriamo che valutazioni e esortazioni lo vedano intimamente coinvolto e possa vergognarsi, farsi schifo e quindi dimettersi». Così la Cgil di Avellino dopo le dichiarazioni dell’assessore Vetrella nel corso dell’incontro tenutosi ieri a Palazzo Caracciolo. «Vetrella - afferma il segretario provinciale della Cgil, Vincenzo Petruzziello– ha perso un’altra buona occasione per confrontarsi e per spiegare le ragione di un atteggiamento condito di protervia, supponenza, maleducazione e presunzione che dall’inizio del suo mandato di assessore ha voluto mettere in atto nei confronti della provincia e della comunità irpina, sebbene non se ne comprendano i motivi. E’ singolare il fatto che Vetrella smentisca un illustre collega della giunta, affermando che il turismo e le strutture ad esso connaturate che riguardano l’ambito dei trasporti, debbano essere soppresse perché rappresentano un capriccio di qualcuno. Quel qualcuno è rappresentato da mezzo milione di visitatori al Santuario di Montevergine che se avessero possibilità di usufruire del servizio della Funicolare potrebbero limitare l’impatto ambientale. Il capriccio della Rocchetta – Avellino – aggiunge Petruzziello – è quello delle Ferrovie dello Stato che smentisce l’assessore assicurando gli esigui costi di gestione e che consentirebbe anche di ripristinare l’autostrada telematica. Il vero capriccio sta nell’idea dell’assessore Vetrella, che immagina di tagliare i costi, applicando con la scure le riduzioni di corse e servizi, senza alcuna specificità, finendo per non incidere sugli sprechi e per isolare intere comunità, negando il diritto alla mobilità di migliaia di cittadini, la maggior parte dei quali appartenenti alle classi più deboli, sia economicamente che socialmente. Ascoltato l’improbabile e claudicante sermone dell’assessore - commenta Petruzziello – non ci resta altro da fare che ribadire la richiesta di una rimozione immediata dall’incarico dello stesso da parte del Presidente Caldoro, confermando anche lo sciopero del settore già proclamato a livello unitario”.
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