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Trasporti, Vetrella al vetriolo: ''Non sono qui per salvare aziende''. E attacca tutti. La Cgil: basta insulti

''Non devo dimettermi io ma chi ha rovinato il settore trasporti''. L'assessore regionale Vetrella ad Avellino per un confronto con le parti sociali non risparmia stoccate né al sindacato né alle aziende del settore. ''Sono qui per salvare il diritto alla mobilità e non per tutelare interessi''. E i sindacati confermano lo sciopero di lunedì

L’assessore regionale ai trasporti arriva ad Avellino e spara a zero contro tutto e tutti. Altri si dovrebbero dimettere e non lui, come chiede il sindacato.
Vetrella ha partecipato ad un incontro sul riordino del settore tenuto a Palazzo Caracciolo. Presenti, oltre alle sigle sindacali, sindaci, parlamentari, associazioni di pendolari. Tutti uniti nel chiedere che i tagli vengano limitati e il diritto alla mobilità venga tutelato. Ma l’assessore è stato fermo sulle sue posizioni: ‘’Non ci si può permettere gli sprechi degli anni passati. Siamo di fronte ad una situazione disastrosa e piena di debiti. Secondo la legge –ha aggiunto - noi ora dobbiamo fare la riprogrammazione, revisionare i contratti e partire subito con le gare. Altrimenti ci sarebbero delle sanzioni che metterebbero in ginocchio il settore’'.
Per quanto riguarda il trasporto nelle aree interne, l’assessore si dice proto a trovare forme per garantirlo. Ma va dimenticato quanto accadeva in passato con autobus e treni vuoti a spese dei cittadini.

Durissima la replica della Cgil:
 «L’assessore ai trasporti regionale, Sergio Vetrella, ha fatto finalmente outing. Speriamo che valutazioni e esortazioni lo vedano intimamente coinvolto e possa vergognarsi, farsi schifo e quindi dimettersi».    Così la Cgil di Avellino dopo le dichiarazioni dell’assessore Vetrella nel corso dell’incontro tenutosi ieri a Palazzo Caracciolo.    «Vetrella  - afferma il segretario provinciale della Cgil, Vincenzo Petruzziello– ha perso un’altra buona occasione per confrontarsi e per spiegare le ragione di un atteggiamento condito di protervia, supponenza, maleducazione e presunzione che dall’inizio del suo mandato di assessore ha voluto mettere in atto nei confronti della provincia e della comunità irpina, sebbene non se ne comprendano i motivi. E’ singolare il fatto che Vetrella smentisca un illustre collega della giunta, affermando che il turismo e le strutture ad esso connaturate che riguardano l’ambito dei trasporti, debbano essere soppresse perché rappresentano un capriccio di qualcuno. Quel qualcuno è rappresentato  da mezzo milione di visitatori al Santuario di Montevergine che se avessero possibilità di usufruire del servizio della Funicolare potrebbero limitare l’impatto ambientale. Il capriccio della Rocchetta – Avellino – aggiunge Petruzziello – è quello delle Ferrovie dello Stato che smentisce l’assessore assicurando gli esigui costi di gestione e che consentirebbe anche di ripristinare l’autostrada telematica. Il vero capriccio sta nell’idea dell’assessore Vetrella, che immagina di tagliare i costi, applicando con la scure le riduzioni di corse e servizi, senza alcuna specificità, finendo per non incidere sugli sprechi e per isolare intere comunità, negando il diritto alla mobilità di migliaia di cittadini, la maggior parte dei quali appartenenti alle classi più deboli, sia economicamente che socialmente. Ascoltato l’improbabile e claudicante sermone dell’assessore  - commenta Petruzziello – non ci resta altro da fare che ribadire la richiesta di una rimozione immediata dall’incarico dello stesso da parte del Presidente Caldoro, confermando anche lo sciopero del settore già proclamato a livello unitario”.

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