Sono due le strade che Ariano intende percorrere per scongiurare la soppressione del Tribunale: la protesta di piazza e il ricorso alle carte bollate. I margini per riuscire nell’impresa sono stretti. Il Governo e il ministro Paola Severino sono intenzionati ad andare avanti nella revisione delle circoscrizioni giudiziarie, provvedimento che cancella, oltre ad Ariano, anche gli uffici di Sant’Angelo dei Lombardi. Dopo l’ok al decreto, si attende il parere, obbligatorio ma non vincolante, delle commissioni parlamentari.
Intanto Ariano si mobilita. Per domani alle 17 è prevista una riunione in Comune alla presenza del sindaco, delle associazioni, degli avvocati. L’obiettivo è quello di organizzare una assemblea aperta a tutte le realtà dei 26 comuni che ricadono sotto la giurisdizione degli uffici del tricolle.
Non solo, si sta valutando anche l’idea di indire uno sciopero generale di tutto il territorio. Fin qui la piazza. L’altra strada è quella di portare le rivendicazioni di Ariano davanti alla Corte Costituzionale e alla Corte dei Conti per dimostrare l’illegittimità dell’atto firmato dal ministro Severino.
Nel frattempo restano convocati in assemblea permanente sia il Consiglio Comunale che il Consiglio dell’ordine forense. Preoccupato, il sindaco Mainiero, afferma che così i nostri centri rischiano di morire. Prima la scomparsa dell’Irisbus, adesso i Tribunali. Il primo cittadino non esclude che in un futuro prossimo possano essere messi in discussione anche l’ospedale e altri enti sovracomunali. Insomma, la fase finale della lotta è iniziata. Si tenterà il tutto per tutto.
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