Non si placano le polemiche e le iniziative per scongiurare la soppressione del tribunale di Ariano Irpino e anche se gli inviti a proseguire sulla stessa
strada della battaglia arrivano da piu' parti, ancora Sant'angelo dei Lombardi e il Tricolle sostengono le stesse ragioni ma divisi. Quella di ieri e' stata
una giornata convulsa di incontri: i rappresentati del consiglio nazionale dell'Aiga e del sindacato dei dirigenti della giustizia e dell'Oua, hanno esposto alla Commissione Giustizia del Senato le ragioni per le quali sarebbe inopportuno e ingiusto operare dei tagli a danno di alcuni presidi di giustizia e legalita' su territori esposti alle infiltrazioni malavitose. Inoltre al ministro Paola Severino le organizzazioni, chiedono di rivedere i criteri del decreto che opererebbe solo una revisione delle circoscrizioni giudiziarie senza raggiungere l'obiettivo del risparmio per le casse dello Stato. L'Oua ha garantito di portare avanti una battaglia che tuteli gli interessi dell'avvocatura che si rende pero' disponibile ed aperta ad un dialogo con il governo cercando di individuare delle soluzioni alternative alla revisione delle circoscrizioni tenendo conto delle esigenze del territorio e del rapporto dei cittadini con la giustizia senza dover considerare questo rapporto di natura prettamente aziendale. Il cittadino ha bisogno di essere tutelato e la presenza dei presidi di giustizia garantiscono cio'. Inoltre viene tutelato un bisogno primario della collettivita' i cui costi sono da considerare socialmente utili e riassorbibili. Nella nota dell'organismo unitario dell'avvocatura si legge che cittadini,sindaci e ovviamente avvocati non possono condividere la revisione della geografia giudiziaria operata dalla Severino, prendono le distanze da una soppressione iniqua senza tener conto di una reale ed efficiente redistribuzione territoriale. I 37 tribunali da
sopprimere andrebbero a creare ulteriori problematiche sia a livello di giustizia negata al cittadino, sia per l'onerosita' che comporterebbe l'operazione e sia perche' andrebbe a rallentare di gran lunga il funzionamento della macchina giudiziaria. Intanto ad Ariano continua la raccolta delle firme e il gazebo installato fuori dal palazzo di giustizia serve ad avvicinare il cittadino ad una problematica che lo riguarda principalmente e serve come punto di raccolta idee e proposte per una battaglia a difesa non solo del tribunale ma del proprio territorio continuamente mortificato e penalizzato dai continui tagli che il governo sta attuando.
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