E’ di qualche giorno fa la notizia del Ministro Severino che aveva definito improponibile la proposta di molti fori che chiedevano lo slittamento della data del 13 settembre per gli accorpamenti in via definitiva. Immediata la reazione degli addetti al lavoro che avevano definito scellerata e priva di fondamento la decisione adottata. Gli avvocati del foro sia di Ariano che di Sant’Angelo dovrebbero attivarsi per tempo al trasferimento e il foro dell’Alta Irpinia potrebbero essere accolto da quello avellinese già nell’immediato. Diverso il caso per Ariano Irpino, dove Benevento ancora non riesce ad ufficializzare la sede per ricevere gli avvocati arianesi. Una doccia fredda arriva anche dalla posizione del Csm che ha bocciato nella sostanza la proposta di uno slittamento della riforma motivando la posizione assunta, perché pur nel rispetto delle prerogative del parlamento, una tale proroga rischia di determinare uno spreco di risorse pubbliche e un definitivo abbandono della scelta di razionalizzarle e di distribuirle equamente, pregiudicando una riforma molto importantr e da tanti anni attesa.  Gli avvocati scenderanno in campo nuovamente per manifestare contro  tale decisione astenendosi dalle udienze penali e civili recandosi a Roma tra giovedi e venerdi. Ora si attende la risposta delle forze parlamentari al CSM e alla Guardiasigilli, e sarà la suprema corte il 3 lugluo a decidere se la riforma sarà attuata o meno.