Ariano e Sant’Angelo, due realtà giudiziarie accomunate da uno stesso destino: sono state entrambe colpite dalla scure impietosa dei tagli effettuati dal riordino della geografia giudiziaria. E sono entrambi i fori a chiedere di essere accorpati in un’unica sede per evitare la cancellazione di una tradizione giudiziaria radicata da anni e la confusione determinata dal trasferimento degli uffici giudiziari ad Avellino e a Benevento, con costi lievitati e disagi per le trasferte quotidiane dei professionisti. Le “nuove” sedi non erano nemmeno pronte a ricevere il lavoro cartaceo dei due fori di giustizia. Si creano così lungaggini per le cause e aumenti dei costi per le notifiche degli atti giudiziari. Nei giorni scorsi era stato annunciato uno sciopero per le udienze nei giorni 21 e 25 ottobre. Ma se gli avvocati santangiolesi hanno confermato l’astensiono dopo un’agitata assemblea, gli avvocati di Ariano in un' assemblea abbastanza animata, hanno deciso di sospendere l’astensione in quanto il presidente del Tribunale di Benevento ha garantito loro che verranno accettate parte delle richieste dei professionisti arianesi e verranno create le condizioni necessarie per svolgere in serenità l’attività forense. Insomma lo stato di agitazione permane ma l’astensione viene sospesa, nel frattempo il consiglio forense è impegnato anche nella costituzione di un comitato territoriale con sindaci e associazioni, con il compito di formulare adeguatamente la proposta di accorpamento, denunciando tutte le disfunzioni legate al trasferimento sciagurato operato dal governo centrale a danno dei cittadini.
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