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Tutela Valle del Sabato, lunedì l'incontro organizzato da "Ambiente e salute"

ambiente e salute

L’associazione Ambiente e Salute desidera portare a conoscenza dei cittadini della media Valle del Sabato che intende concludere, con la collaborazione scientifica dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Lecce, lo studio epidemiologico avviato dalla Seconda Università di Napoli e dall’Asl di Avellino. E’ stata elaborata una bozza di programma da sottoporre agli enti preposti. Pertanto, lunedì 9 luglio alle 19 presso la sala consiliare del comune di Prata P.U. si terrà un pubblico incontro con le Amministrazioni della Valle del Sabato per discutere di questa importante iniziativa. Si tratta dell’ennesimo atto di responsabilità compiuto da questa Associazione nei confronti  della media Valle del Sabato e dei suoi abitanti, con la speranza che finalmente si possano dare delle risposte definitive per un problema importantissimo che riguarda la vita di ognuno di noi e delle nostre famiglie. Passata l’attenzione dovuta a qualche caso particolare che rialza periodicamente il polverone sullo stato di salute della media Valle del Sabato - dall’Isochimica al Cdr e all’Irm - ciò che resta sono promesse disattese e progetti in sospeso. Ed ovviamente resta la preoccupazione di vivere in un territorio che ha fatto registrare, negli ultimi anni, un notevole incremento di decessi legati a tumori e neoplasie. «L’incendio della Irm di Manocalzati nel 2005 ha fatto nascere l’esigenza di progettare per tutta la media Valle del Sabato un opportuno piano di monitoraggio esteso a tutte le matrici ambientali al fine di valutare il reale stato di inquinamento prodotto dall’incendio. Lo studio, condotto da parte dell’Arpac di Avellino, si concludeva parlando di inquinamento diffuso per tutte le matrici ambientali e sollecitava gli enti preposti ad eseguire ulteriori accertamenti sull’area indagata e predisporre un’opportuna opera di minimizzazione degli impatti esistenti. Accanto al monitoraggio ambientale fu commissionato nel 2005, da parte della provincia di Avellino, alla Seconda università di Napoli e all’Asl di Avellino uno studio epidemiologico sulla popolazione della media Valle del Sabato, che doveva verificare l’incidenza di alcune neoplasie connesse all’inquinamento come le leucemie e il Lnh. Ma purtroppo per motivi tecnici il gruppo di lavoro non ha potuto dimostrare se effettivamente esiste un nesso di causalità tra inquinamento ambientale ed un eventuale incremento di patologie tumorali. C’è quindi la necessità di chiedere impegno concreto di amministrazioni ed Istituzioni affinché uno studio esaustivo faccia chiarezza sullo stato di salute della Valle del Sabato.

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