“A breve se non parte da chi ci governa, responsabilità e senso civico nel cambiare rotta, si arriverà ad una guerra civile, non credo che gli Italiani sono più tolleranti nel subire questo stato di cose.” Comincia così la nota di Vincenzo Moccia, segretario provinciale dell'Ugl polizia, in servizio al Commissariato di Ariano Irpino. “Operatori di Polizia che si vedono sempre più in prima linea per problemi sociali, a cui la classe politica non sa rimediare e trovare le giuste soluzioni. Si ritiene come soluzione valida ai tanti problemi di lavoratori e cittadini l’impiego di personale delle forze di Polizia in modo che rabbia e tensioni accumulate vengano sfogate con il citato personale. Scontri questi che mettono in serio pericolo la vita di poliziotti, che devono garantire l’Ordine Pubblico e di manifestanti che in qualche modo cercano di rivendicare i loro diritti. In riferimento ai tanti fatti accaduti, non molto tempo fa, il nostro Capo della Polizia esternò serie preoccupazioni alle legittime manifestazioni di dissenso cui partecipino pacificamente cittadini, lavoratori ed intere famiglie, a suo dire, c’è il rischio che si sovrappongano, provenienti dal di fuori, persone appartenenti a centri sociali, anarchici ed altri manifestanti di area antagonista, e che in tale contesto potrebbe scapparci il morto. E’ auspicabile che la classe politica faccia una riflessione e cominci a riflettere sul malcontento che sta attraversando il nostro Paese. Dopo i tanti tagli alla sicurezza e all’aumento dell’età pensionabile degli Operatori di Polizia, con carenze di organico da far paura, si vuole garantire ai cittadini la sicurezza del quieto vivere. Tutto questo sta diventando un miraggio, come dire di volere ''la botte piena e la moglie ubriaca”. Una classe politica che si rispetti comincia a tagliare i propri privilegi, non i diritti ai cittadini. Intanto i cittadini sono sempre più vessati da nuovi balzelli: ad esempio dall'aumento della benzina, dalle tasse sui titoli che rappresentano il risparmio della gente comune, dal lievitare dei prezzi sul contenuto del carrello della spesa ecc.. Si assiste attoniti e impotenti alle manovre di ripresa che i nostri politici intendono realizzare con i sacrifici della povera gente. L'improduttività sta riducendo il Paese a come non si vedeva dal dopo guerra, la sempre più galoppante disoccupazione sta portando molti imprenditori e cittadini comuni in una spirale dove l’unico modo per uscirne fuori e quello del suicidio. Mi auguro che la dignità e il buon senso delle persone prevalga sull’egoismo e gli interessi materiali del bene comune.”
Commenta l'articolo