Una vera e propria discarica a cielo aperto. E’ quanto si può ammirare, con amarezza, nei pressi dell’uscita della strada Bonatti alle porte di Avellino, proprio in piena zona industriale a Pianodardine, a due passi dall’ex Isochimica. Da giorni ormai, cumuli di rifiuti di ogni genere - monitor di computer, tastiere, televisori, pezzi di mobilio, divani e cuscini, fusti di olio esausto, pezzi di igienici – fanno brutta mostra di sé, sino a formare un lungo serpentone di scarti e avanzi. La situazione è al limite dell’emergenza tanto che decine di abitanti del posto hanno lanciato l’allarme e chiamato in causa le forze dell’ordine e le amministrazioni pubbliche. La settimana scorsa sono arrivate le squadre del servizio di raccolta che hanno ripulito la zona, ma sono bastati pochi giorni e la situazione è tornata come prima. I cittadini chiedono un intervento immediato al Comune sia per la rimozione che per il controllo del deposito della spazzatura. 

Ma se c’è negligenza da parte del comune, c’è anche l’inciviltà dei cittadini che violando ogni regola depositano rifiuti pericolosi peraltro in un’area già a rischio ambientale. 

Stupisce che mentre c’è chi lotta per bonificare la zona, per dare giustizia a chi in quella fabbrica è morto per colpa dell’amianto, altri contribuiscono ad inquinare e a far precipitare ancora di più nel degrado la periferia del capoluogo.