Luci e ombre, dunque. In verità l’unico elemento positivo venuto fuori dall’incontro di martedì scorso con Caldoro è il riconoscimento che una vertenza irpinia esiste e che per mettere in campo delle soluzionI il tavolo del patto per lo sviluppo, fatto di sindacati e datori di lavoro, sarà l’unico interlocutore. Per il resto risposte non ne sono arrivate. La delusione di Cgil Cisl Uil e Ugil, riunite in un esecutivo unitario, anche se sottotraccioa, è ben visibile. Nessuna certezza da palazzo Santa Lucia è arrivata sulla stazione dell’alta capacità in valle Ufita. Per quanto riguarda gli assi viari, i fondi ci sono ma restano bloccati dai vincoli del patto di Stabilità; nessuna nuova notizia nemmeno per il rilancio della Irisbus e la ristrutturazione delle reti idriche; mentre sulla bonifica dell’’ex Isochimica, una volta inserita nei elenco dei siti da risanare, si attende una legge speciale del governo. In ogni caso un piccolo risultato è stato ottenuto. Per il sindacato non bisogna demordere e, soprattutto, bisogna coinvolgere tutte le parti sociali e le istituzioni.
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