Primo maggio nel segno della solidarietà e dell’accoglienza. Festa del lavoro ad Avellino con protagonisti i richiedenti asilo ospitati nelle strutture irpine. Gli immigrati, insieme a Cgil e Uil, hanno sfilato per le strade del capoluogo cantando e ballando, portando i colori dell’Africa e rilanciando il messaggio che i diritti di tutti vanno rispettati, nessuno escluso. Al centro del primo maggio, ovviamente, anche le tante vertenze aperte sul territorio, la crisi occupazionale, in particolare quella giovanile, che supera abbondantemente il 50%.
All’appuntamento di ieri però, il sindacato è arrivato diviso. Mentre Cgil e Uil manifestavano ad Avellino, la Cisl Irpinia -Sannio si è ritrovata a Benevento per un convegno dal tema ‘’senza Lavoro non c’è dignità’’. Per la prima volta nella storia del primo maggio irpino, l’unità è andata in frantumi: troppo tesi i rapporti tra le diverse organizzazioni. Dal palco la stoccata alla Cisl arriva dal segretario Luigi Simeone.
Per il resto, tanti i temi affrontati, dai Forestali, alle opere incompiute, dall’inerzia della Regione a i provvedimenti del Governo che non creano occupazione.
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