Via i sigilli, il parco archeologico ''Abellinum'' di Atriplada torna nelle mani della soprintendenza che presto potrà riaprire il sito al pubblico. Era stata la stessa soprintendenza, circa quattro mesi fa, a richiederne ufficialmente il dissequestro, essendo venuti meno i presupposti che nel giugno 2012 costituirono le ragioni del sequestro cautelativo adottato dall'allora procuratore Di Popolo. Il sito fu chiuso in seguito ad un contenzioso civile e anche penale tra Soprintendenza, Procura e Comune da una parte ed eredi Dello Iacono dall’altra. Una controversia culminata con il procedimento penale ancora in corso ed avviato nel 2012 proprio dalla Procura di Avellino contro la famiglia Dello Iacono per danneggiamento del sito archeologico.
Apposti i sigilli, la Procura ne affidò la custodia alla Soprintendenza Archeologica di Salerno e Avellino. Per quattro anni i resti dell'antica città meridionale sono rimasti chiusi, oggi si volta pagina. E c'è soddisfazione sia ad Atripalda che presso la soprintendenza. Il dissequestro è stato reso possibile anche grazie all'acquisizione dal parte dello Stato dell'ulteriore 50% di proprietà in capo agli eredi Dello Iacono per effetto del quarto e ultimo decreto di esproprio.
Ora, dunque, non resta che rilanciare e valorizzare l'antico sito per fare in modo che diventi finalmente un attrattore turistico per la città del Sabato.
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