La questione Imu al vaglio dell’assessore alle finanze Crescenzo Pratola. La giunta dell’amministrazione Mainiero si riunirà nel fine settimana per decidere le aliquote da applicare per il pagamento dell’Imu sulla prima e seconda casa. Il contribuente, secondo gli ultimi aggiornamenti della delega fiscale, dovrà pagare entro il 16 giugno la prima rata e potrà decidere se versare il 33%, e avere altre due rate (a settembre e dicembre), oppure pagare il 50% e avere una seconda e ultima rata a dicembre. Ci saranno agevolazioni per la famiglia e per anziani in ospizi e residenti all'estero. Questo il quadro generale ma le amministrazioni possono applicare tariffe differenti sulle tipologie di immobili, sugli sgravi, e quindi valutare l’entità delle entrate. Per l’assessore Pratola è fondamentale parlare di aliquote in funzione delle necessità di bilancio di previsione visto che l’Imu costituisce l’unica entrata diretta. ''Non da poco - aggiunge Pratola - lo Stato ha tagliato altri trasferimenti agli enti locali. Il comune di Ariano si è visto sottrarre 250 mila perché nel conteggio dei trasferimenti la ragioneria dello Stato ha fatto verifiche immaginando che i comuni potessero mettere aliquota superiore al 4 per mille''. E allora Pratola conclude: «Non abbiamo nessuna intenzione di gravare sui cittadini ma restano molti problemi per la gestione del bilancio. La strada è quella di tagliare o ridurre i servizi alla collettività. Alcuni devono essere garantiti per forza, altri quali la pubblica illuminazione e la sistemazione delle aree potrebbero essere gestiti con maggiore oculatezza, ma in ogni modo garantiti''. Un tema molto delicato quello dell’Imu che aprirà senza dubbio un dibattito accesso anche in seno al consiglio comunale di Ariano.
E mentre il Comune lavora per redigere il regolamento relativo all'Imu, la nuova imposta municipale che segna il ritorno della vecchia Ici anche sulla prima casa, sulla Homepage del sito istituzionale della Città, www.comunediariano.it, vi sono le prime, sintetiche, istruzioni sull'Imu, i Codici tributo per il versamento, il Modello F24, scaricabile, e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica.
L'Imu è già in vigore dal primo gennaio. Ma i contribuenti dovranno versare la prima
rata entro il 18 giugno.
-LE SCADENZE.
Le scadenze sono sostanzialmente due, ma recentemente è stata inserita anche l'opzione di tre sulla prima casa. La prima è fissata per il 16 giugno di ogni anno (ma quest'anno, come detto,
slitta al 18 giugno perché cade in un giorno prefestivo) e serve a pagare l'acconto dell'imposta dovuta per l'anno; la seconda( nel caso si scelga l'opzione delle tre rate) il 16 settembre(e cadendo di domenica slitta quest'anno al 17) in quel caso si pagherà un terzo dell’importo ; il saldo va invece pagato entro il 16 dicembre (che è ancora di domenica e quindi slitta al 17).
-CHI DEVE PAGARE.
Il versamento è dovuto dai proprietari dell'immobile, ma anche dai possessori di diritti reali (ad esempio titolari per uso o usufrutto).
-LE ALIQUOTE.
Le aliquote ordinarie, valide su tutto il territorio dello Stato, sono state fissate dalla manovra Monti e sono dello 0,4 per cento (o 4 per mille) sulla prima casa e dello 0,76% (o 7,6 per mille) sulle altre. Per i fabbricati rurali strumentali all'attività agricola (stalle, cascine, fienili) l'aliquota è del 2 per mille. I Comuni possono comunque aumentare o diminuire l'aliquota dello 0,2%.
-LE DETRAZIONI.
Per l'abitazione principale è prevista dalla legge una detrazione fissa di 200 euro, a cui si devono aggiungere 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
-COME SI CALCOLA PER LA PRIMA CASA. Va presa la rendita catastale che emerge dalla visura del catasto e va rivalutata del 5% (in pratica va moltiplicata del 105%). L'importo va ulteriormente moltiplicato per il coefficiente del 160%. Sul valore finale si applica l'aliquota ordinaria dello 0,4 %. L'importo dell'Imu dovuto va diviso per due (o per tre): la metà (o un terzo) dell'imposta annuale così calcolata va quindi versata entro il 18 giugno; il 17 settembre (nel caso si scelga la rata di tre) un altro terzo. A dicembre bisognerà fare il nuovo calcolo tenendo conto delle variazioni che potrebbero decidere i Comuni. Dai calcoli dell'imposta annuale, per pagare il saldo, andrà sottratto quanto versato in precedenza.
-COME SI CALCOLA PER GLI ALTRI IMMOBILI.
Si calcola il valore dell'immobile come per la prima casa: Rendita Catastale X 105 X 160 = base imponibile. Una volta arrivati alla base imponibile l'aliquota da applicare è dello 0,76%. Non ci sono detrazioni. Entro il 16 giugno va versata metà imposta annuale e in sede di saldo va fatto nuovamente il calcolo con le aliquote fissate dal Comune per pagare la quota rimanente.
-NEGOZI E FABBRICATI RURALI.
Per le altre tipologie di immobile cambiano le modalità di calcolo della base imponibile. Dopo aver adeguato le rendite del 5% (moltiplicando X 105%) il coefficiente cambia. È del 55% per i negozi, del 60% per i fabbricati rurali strumentali (ma anche per i capannoni industriali) del 140% per i laboratori artigiani, dell'80% per gli uffici. L'aliquota da applicare è del 0,76% tranne che per i fabbricati rurali «strumentali», che pagano lo 0,2%.
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