Un altro Natale all’insegna della crisi e del risparmio anche ad Ariano Irpino. Ciò che più preoccupa è l’emergenza povertà. Sono circa 400 le famiglie assistite mensilmente dalle Caritas parrocchiali dislocate sul territorio arianese. A lanciare l’allarme il parroco Don Costantino Pratola. Sempre più persone chiedono aiuto alle parrocchie perché hanno bisogno dei beni di prima necessità. Fino a qualche tempo fa, molti potevano contare sull’aiuto dei familiari, e su qualche risparmio, oggi esaurito. Ora ci si rivolge alla Caritas, oltre che per i viveri, anche per il pagamento di bollette, dei ticket per le medicine, per le visite mediche, per abiti e biancheria intima. Il problema povertà riguarda anche molti detenuti, in particolare quelli che non hanno una famiglia che può dar loro sostegno.
Ad Ariano ci sono quattro Caritas parrocchiali, alle quali si rivolgono non solo i cittadini del Tricolle ma anche quelli dei paesi limitrofi. Il quadro è davvero drammatico e durante le festività diventa tutto più evidente.
La grave crisi economica ha portato al di sotto del minimo di sussistenza una gran fetta della popolazione. Oltra al dramma povertà, c’è anche quello lavoro. Amara sorpresa alla Vigilia di Natale, per 11 donne di Ariano che lavorano per una cooperativa che si occupa della pulizia degli uffici pubblici arianesi. Per loro, sotto l’albero, una lettera di licenziamento e nessuna spettanza.
Sul fronte commercio non c’è stato nessun boom. Ma gli esercenti del Tricolle si aspettavano di peggio. Come sottolinea Andrea Sampietro, vicepresidente del centro commerciale naturale “Ariano Centro Storico”, il traffico di via Cardito ha costituito un grosso problema. I negozi del centro sono stati fortemente penalizzati dalle lunghe code che stanno paralizzando l’intera città. La ricorrenza del Natale ha sicuramente dato una spinta agli affari ma il periodo rimane molto complicato. Il budget a disposizione delle famiglie è calato e quest’anno, più che regali, si fanno regalini.
Ad Ariano ci sono quattro Caritas parrocchiali, alle quali si rivolgono non solo i cittadini del Tricolle ma anche quelli dei paesi limitrofi. Il quadro è davvero drammatico e durante le festività diventa tutto più evidente.
La grave crisi economica ha portato al di sotto del minimo di sussistenza una gran fetta della popolazione. Oltra al dramma povertà, c’è anche quello lavoro. Amara sorpresa alla Vigilia di Natale, per 11 donne di Ariano che lavorano per una cooperativa che si occupa della pulizia degli uffici pubblici arianesi. Per loro, sotto l’albero, una lettera di licenziamento e nessuna spettanza.
Sul fronte commercio non c’è stato nessun boom. Ma gli esercenti del Tricolle si aspettavano di peggio. Come sottolinea Andrea Sampietro, vicepresidente del centro commerciale naturale “Ariano Centro Storico”, il traffico di via Cardito ha costituito un grosso problema. I negozi del centro sono stati fortemente penalizzati dalle lunghe code che stanno paralizzando l’intera città. La ricorrenza del Natale ha sicuramente dato una spinta agli affari ma il periodo rimane molto complicato. Il budget a disposizione delle famiglie è calato e quest’anno, più che regali, si fanno regalini.
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