Con l’entrata del nuovo anno, si riaprono questioni lasciate in sospeso come quella dei trasporti locali che da qualche tempo, soffrono per carenza di liquidità e per fatiscenza dei mezzi di trasporto. I dipendenti dell’Amu hanno più volte esposto le ragioni del loro disappunto: non solo hanno rischiato di non essere pagati, ma hanno anche dovuto svolgere il servizio in condizioni precarie a causa dell’usura dei mezzi. A fianco degli autisti, sono scese in campo le associazioni sindacali che avevano annunciato uno sciopero, annullato prima delle festività natalizie grazie al tempestivo intervento dell’amministrazione comunale. Tutti gli addetti ai lavori furono invitati a partecipare ad un tavolo di confronto, nell’ambito del quale vennero evidenziate tutte le questioni da affrontare. Da quell’incontro emerse anche la volontà da parte del comune e dei rappresentanti del Cda, di dar vita ad un piano industriale che facesse dell’Amu una società moderna e dinamica. Vari i punti toccati per un rientro serio e fattibile, ma anche tante le risorse da cui poter attingere in un futuro: attribuire all’azienda i parcheggi a raso e coperti, vigilare sulle soste e riattivare il parco di Fiumarelle, dandolo in gestione a qualche privato per ricavarne dei benefici economici. Insomma bisognerebbe affidare all’azienda buona parte della gestione di alcuni servizi. Ma è ancora scontro tra le sigle sindacali e il consiglio di amministrazione che non riesce a far decollare un servizio così importante per la città. I sindacati accusano di inerzia i soggetti interessati al rilancio dell’azienda. In effetti, nessuna decisione è stata presa ed è per questo che il 9 gennaio si sciopererà per dare ancora una volta un segnale forte.
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