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Amu, crisi senza ritorno

deposito amu

La questione riguardante l’azienda di mobilità ufitana che si interessa del trasporto urbano arianese è ormai in crisi già da qualche anno perché non riesce ad attuare un piano di rientro aziendale tale da risollevare il comparto che vive un deficit economico senza ritorno. Lo scorso anno ci fu un susseguirsi di confronti tra amministratori comunali, vertici aziendali, lavoratori e sindacati per tentare di far uscire l’azienda dallo stallo in cui era ed è precipitata. Ma a nulla sono servite le discussioni e le minacce di sciopero delle corse che nel frattempo si sono andate riducendo sempre più mettendo in difficoltà anche i dipendenti contro le proteste dei cittadini che non hanno compreso lo spirito dei tagli effettuati. Le casse dell’AMU languono tanto da far rischiare anche il pagamento degli stipendi agli addetti ai lavori. Il piano di rilancio aziendale che prevedeva una serie di servizi da gestire da parte dell’AMU per risollevare le sorti , non è stato mai attuato fino in fondo e né la Provincia né la Regione  hanno messo a punto un programma definitivo per aiutare il comparto trasporti in generale e nello specifico quello urbano arianese. Nel frattempo, il comune viene commissariato e l’attuale delegato prefettizio, ha deciso di avviare la cessione delle quote dell’AMU detenute dal comune, decisione che ha comportato la volontà dell’azienda ad indire lo stato di crisi. Da questo momento in poi si verificano dissidi interni anche all’interno dei sindacati che dovrebbero rappresentare gli interessi aziendali e che invece si dividono provocando ulteriori disagi e mettendo ancora di più a rischio l’azienda e i dipendenti. Un paradosso che è stato anche riportato sui quotidiani di livello nazionale. Intanto a seguito delle decisioni delle segreterie provinciali, che avviano la prima fase per la procedura di raffreddamento, 11 dipendenti, firmano un documento con cui si dissociano da quanto deciso dalle organizzazioni provinciali e, nonostante non siano stati invitati dal commissario Nuzzolo, a partecipare all’incontro fissato per lunedì mattina, assicurano la loro presenza sotto il comune in segno di protesta.

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