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Antenna a Taurasi, stasera si riunisce il consiglio comunale

antenna Taurasi

Dal Comitato "No antenne Taurasi" riceviamo e pubblichiamo: 
"A Taurasi tutti contro l'installazione dell'antenna. Scoppia di nuovo il caso. E l'argomento approda in Consiglio comunale. Questa sera si riunisce il parlamentino locale alle ore 20, in seduta straordinaria. All'ordine del giorno un unico punto: "Variante al piano comunale delle antenne". La decisione di convocare un consiglio comunale è stata presa dopo la richiesta da parte del comitato No Antenne portata all'attenzione del Consiglio da parte dei consiglieri dell'opposizione. Il Comitato ha avviato una nuova petizione popolare che ha già  raccolto centinaia di adesioni. Il tutto ha avuto il via dopo che la Wind, che sta già realizzando un impianto in un terreno privato alla contrada Piano D'Angelo, ha fatto sapere all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Tommaso Cozzolino di essere interessata ad installare un'antenna per la telefonia mobile sul castello. Dunque, su un bene comunale. A Questo punto il Comitato che da circa tre anni si sta battendo contro l'installazione delle antenne sull'intero territorio comunale sta sensibilizzando l'amministrazione ad accettare la proposta della Wind. "Se proprio si deve installare un'antenna sul territorio
comunale si faccia su un suolo pubblico e non privato". Questo il leitmotive della nuova azione del comitato No Antenne motivato dalle seguenti motivazioni: 
si tratterebbe di un impianto molto meno potente e molto meno impattante: sarebbe un'antenna di soli sue metri ( a differenza dei 21 metri dell'antenna di Piano d'Angelo) , uguale alle altre antenne che il Comune ha già  fatto installare sul torrino;
le radiazioni elettromagnetiche emesse da questa antenna non colpirebbero nessuna abitazione di Taurasi, in quanto l'installazione verrebbe effettuata sul punto più alto del centro abitato e le onde elettromagnetiche viaggerebbero molto al di sopra delle case;
con l'installazione dell'antenna su un edifico comunale si evita il fenomeno di antenna selvaggia che consiste nella installazione indiscriminata e senza regole sullo stesso traliccio di un innumerevoli altre antenne da parte dei diversi gestori telefonici che acquistano da Wind il diritto a poter montare. Sul Castello il problema non esisterebbe in quanto il Comune, proprietario dell'immobile, vieterebbe l'installazione ad altri gestori, cosa che non potrebbe fare il coerente e sincero ex assessore all'ambiente. Ricordiamo il fatto che con antenna selvaggia il problema delle radiazioni elettromagnetiche assumerebbe valori tali da interessare l'intera popolazione; la possibilità di attuare controlli continui per ventiquattro ore al giorno sulle radiazioni elettromagnetiche emesse, mediante l'installazione di una centralina che trasmette in internet e sul sito ufficiale del Comune i valori di emissione, in modo che ogni cittadino possa controllare direttamente da casa i valori. Questa possibilità di controllo è esclusa per i siti privati, come quello dell'ex assessore all'ambiente, dove per controllare bisogna interessare l'ARPAC (l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente in Campania), pagare l'intervento, l'ARPAC avvisa il gestore telefonico che un dato giorno effettuerà il controllo ed insieme effettuano il monitoraggio;
da ultimo, il vantaggio economico che il Comune ne ricaverebbe andrebbe a vantaggio dell'intera comunità, perchè i soldi incassati dal fitto potrebbero essere utilizzati per ridurre i tributi comunali ed anche per erogare maggiori e migliori servizi in favore delle fasce deboli della popolazione, quali gli anziani ed i disoccupati, e non sarebbero a vantaggio di un improvvisato affarista che in nome della sua ingordigia verso il denaro non ha avuto la forza di rifiutare l'offerta di WIND, come tanti altri onesti cittadini della zona hanno fatto"

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