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Ariano, al Castello dibattito sulle roccaforti d'Irpinia. Amministratori ed esperti a confronto

Amministratori ed esperti tracciano un modello di sviluppo che metta in rete tutti gli antichi manieri della provincia. Obiettivo è quello di creare un modello di sviluppo culturale.

Castello Ariano

Incontro tra gli amministratori locali ed esperti di studi medievali nella Sala Convegni del Castello Normanno di Ariano. Al dibattito incentrato sul titolo “Roccheforti d’Irpinia” organizzato dal Cesn, insieme alla Direzione del Museo della Civiltà Normanna con il patrocinio del Comune di Ariano ha partecipato il prof Errico Cuozzo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e il Professor Giovanni Coppola, esperto di castelli ed architettura medievale. Presente anche il Direttore del Museo della Civiltà Normanna, Giuseppe Mastrominico. Il professor Cuozzo ha enumerato le pubblicazioni sui castelli con riferimento a quello di Ariano e agli studi sulle riforme monetarie. Per Cuozzo c’è anche una ricca documentazione sul castello di Gesualdo per via della presenza del Principi dei musici Carlo Gesualdo e su quelli di Bisaccia, Zungoli, Grottaminarda, Montecalvo, Monteverde, Sant’Angelo dei Lombardi, Rocca San Felice, Savignano che hanno lasciato testimonianza di un passato glorioso. Sulla scorta della valutazione storica del prof Cuozzo sono stati tracciati dagli interlocutori i possibili progressi sul piano politico che possono fornire patrimoni artistici del genere. Obiettivo primario infatti del convegno è quello di passare alla costituzione di una “rete” di castelli d'Irpinia. Da qui è stata analizzata la modalità del recupero e della gestione degli antichi manieri per inserirli in un circuito progettuale capace di proporsi quale motore di una nuovo modello di sviluppo. Per i relatori è quindi necessario fare rete e differenziare per un'offerta culturale che valorizzi tutti i castelli d'Irpinia anche tra la popolazione locale che non conosce a fondo il patrimonio culturale della provinica. Ovviamente il progetto si rivolge all’esterno per attirare quanto più possibile gente da ogni luogo del Paese attraverso una piattaforma multimediale che contenga un diario di percorso. Di pari passo allo sviluppo tramite la cultura c’è il filone Enogastronomico

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