Primo passo concreto per l’azienda mobilità ufitana dopo l’incontro in prefettura tra i rappresentanti del cda, il commissario Elvira Nuzzolo e alcuni rappresentanti dei lavoratori, per evitare che l’AMU possa essere messa in liquidazione. Ma non potevano non essere messi in evidenza tutte le problematiche dei trasporti locali arianesi che hanno determinato una profonda crisi economica: corse non coperte, mezzi ormai fatiscenti e pericolosi, rischio di mancato pagamento delle mensilità agli operai che chiedono già da tempo maggiori garanzie. Il comune che è parte integrante, in quanto socio unico dell’azienda, ha cercato di mettere a punto un programma di rilancio aziendale ponendo alla base del progetto una serie di servizi di cui l’amu avrebbe dovuto occuparsi: parcheggi a raso e coperti e parcheggio Fiumarelle. Ma tutto ciò non ha mai preso il via in modo definitivo anche se ci sono timidi tentativi di trasferire all’amu la gestione di uno dei tanti servizi elencati. E’ infatti di pochi giorni fa la notizia che l’azienda trasporti insieme ai vigili e solo per un mese, gestirà le colonnine dei tagliandi per la sosta. Questo non solo non basta ma è insufficiente a creare le condizioni di ripresa dell’amu. L’indice è stato però puntato contro la mancanza della realizzazione di un piano trasporti serio sia da parte dell’ente Provincia che dalla Regione. Vendere o licenziare non devono rappresentare le uniche soluzioni applicabili al caso specifico, in quanto esisterebbe la possibilità di realizzare degli accordi di pianificazione che potrebbero risollevare le sorti del trasporto su gomma. Insomma il futuro dell’AMU è ancora lontano e la risoluzione in alto mare.
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