«Esorto il commissario Nuzzolo a prendere a cuore la storia degli ex residenti delle casette asismiche». Sono queste le parole pronunciate dal parroco di Rione Martiri don Costantino Pratola all'indomani della protesta. Il sacerdote ben conosce la vicenda della ricostruzione del quartiere denominato “Martiri vecchi”: «Era un progetto che si sarebbe dovuto concludere nel giro di tre anni – afferma il prelato – invece è passato molto più tempo». Vivendo nel rione don Costantino si trova a dover costatare ogni giorno il silenzio che pervade la zona delle ex casette. Ha un ricordo vivido di quando il quartiere si è svuotato e di come le persone sono
andate via con la certezza di ritornare a vivere in ambienti nuovi, più confortevoli e salubri. «Purtroppo però – aggiunge il prete – il tempo si sta protraendo per delle difficoltà da non imputare né all’impresa edile la quale ha tutti gli interessi nel completare l’opera, né da imputare al comune o ai vecchi amministratori» – sostiene don Costantino –. Il vero problema per lui è il patto di stabilità che impedisce di emettere i mandati di pagamento. D’altronde la causa del ritardo è emersa chiaramente anche nel servizio realizzato ieri durante la protesta. Puntualmente nei mese di gennaio e febbraio, le amministrazioni comunali si trovano a dover far quadrare gli equilibri di bilancio. Come una catena di montaggio, l’ingranaggio si blocca coinvolgendo anche il settore privato che subisce rallentamenti e ripercussioni anche sulla propria stabilità economica. E pensare che la ditta che sta portando a termine
il cosiddetto “Contratto di Quartiere” abbia più volte precisato di aver effettuato acquisti di materiale e selezione di manodopera esclusivamente nella zona dell’arianese proprio per aiutare l’economia locale. Ma di fronte a tutto ciò si paralizza un intero comparto. Per evitare il peggio, la parrocchia di Santa Maria dei Martiri ha deciso di interloquire con l’attuale vice – prefetto
Elvira Nuzzolo. «Se fino ad ora mi sono lasciato un po’ frenare dal fatto che bisogna prenotare gli incontri in Comune e dalla lunga lista di appuntamenti della dottoressa Nuzzolo, adesso la vicenda deve essere affrontata. “Condivido completamente le ragioni di queste famiglie, partecipo con loro alle difficoltà e sofferenze e frequentemente li spingo a non perdere mai la speranza, alla
luce di questo chiederò al commissario di valutare se e come sbloccare la situazione». Termina con questa promessa il parroco. Non resta che attendere le delucidazioni della rappresentante di governo.
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