La segnalazione di Franco Croce non è caduta nel vuoto. Quando noi l’abbiamo incontrato, circa una settimana fa, ci ha mostrato le sue difficoltà ad uscire di casa per un ascensore non attivo. Franco Croce, a causa di diverse patologie, non cammina più autonomamente oltre ad aver bisogno dell’ossigeno per respirare con più facilità. Per lui gli spostamenti sono divenuti faticosi, e allo stato dei fatti – ricordando che la sua casa si trova al terzo piano – è praticamente "recluso" nell’appartamento. Il suo allarme è stato raccolto dal Tribunale del Malato che sollecita verifiche all’assessore competente del comune di Ariano, Raffaele Li Pizzi. 

Il nodo della questione potrebbe esser rintracciato in un certificato di agibilità. In pratica, il Comune di Ariano in quanto proprietario delle abitazioni ricostruite là dove sorgevano le cosiddette casette asismiche, è l’ente addetto a rilasciare il certificato di agibilità in modo da mettere in funzione l’ascensore garantendo al signor Croce il suo diritto alla mobilità e alla vita di relazione. 

È questa in sintesi la richiesta formula dal Tribunale del Malato, a firma del responsabile Antonio Gambacorta, e che le altre referenti dell’associazione, Giusi Cardinale e Maria Grazia Ciasullo hanno consegnato agli uffici del Protocollo comunale indirizzandola all’Assessore all’Edilizia Sociale Raffaele Li Pizzi. Sarà lui a dover rispondere al Tribunale del Malato intanto lo stesso ha anticipato a Canale 58 che, all’inizio della prossima settimana, incontrerà il diretto interessato, Franco Croce. Rimanendo sul tema, infine, il Tribunale del Malato chiede sempre a Li Pizzi una riunione al fine di discutere anche delle iniziative dell’assessorato alle Politiche Sociali in merito alla programmazione dei servizi territoriali e delle attività distrettuali e in particolare della definizione del Fondo per la non autosufficienza, per l’utilizzo della quota regionale del Fondo nazionale.