Trasporti uguale tagli, e ciò vale sia per il trasporto su gomme che per quello su ferro. Pochi giorni fa, fu investito il ministero dei trasporti riguardo la dismissione dell’importante tratta ferroviaria Apice-Orsara, privando il territorio irpino di ogni possibilità di contatto. Oggi gli occhi sono puntati sulla ferrovia arianese, punto di arrivo e di partenza per i collegamenti verso Roma e Bari ed unico scalo di collegamento veloce. Un tempo si fermavano anche i treni per Benevento e Foggia, oggi sostituiti dai mezzi di trasporto su gomma a causa dei tagli che la Regione ha effettuato. Allo scalo si fermano solo i due Intercity per Roma e Bari. Una città come quella di Ariano avrebbe potuto agevolare i collegamenti, riducendo così non solo l’isolamento ma anche le tante difficoltà che i pendolari incontrano. Quella dello scalo ferroviaria arianese è una storia lunga che lascia l’amaro in bocca: sotto l’indifferenza e l’incuria di tutti, l’area che un tempo pullulava di gente, è diventata oggi un deserto ed è stata lasciata a sè stessa. Infatti l’ex biglietteria, il posto di comando e la sala d’attesa sono nel completo stato di abbandono e di degrado. A scendere in campo, le varie associazioni e Giovanni Maraia che ha inviato una lettera al vice ministro alle infrastrutture e allo sviluppo economico Vincenzo De Luca, nella quale sottolinea che l’Irpinia non può restare fuori dal sistema dei trasporti regionali e nazionali. Invita perciò lo stesso ad interessarsi e ad attivarsi perché Trenitalia faccia fermare ad Ariano le “Frecce” dirette a Roma e Bari come un tempo e faccia ripristinare i collegamenti verso Foggia e Benevento. Ovvio che l’attenzione deve essere massima sulla realizzazione dell’Alta Capacità e su questo tutte le forze politiche esistenti sul territorio arianese sono d’accordo.
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