Fumata nera per l’eliporto e nulla di fatto per una paventata soluzione. La maggioranza non è riuscita a far decollare un progetto di trasferimento dell’elisuperfice. Quella attuale è ritenuta pericolosa per gli atterraggi e i decolli per scarsa illuminazione, la vicinanza ad abitazioni private e ad una stazione di carburante oltre alle correnti che rendono difficoltosa ogni manovra. Di fronte a tutte queste anomalie, l’Asl di Avellino ha già da tempo invitato il comune di Ariano a trovare valide soluzioni nei pressi del nosocomio arianese e probabilmente la zona maggiormente favorevole potrebbe essere quella di San Tommaso. Con questa idea i consiglieri di opposizione si sono presentati dinanzi al sindaco per approntare meglio il progetto, ma questo è stato bocciato per una serie di motivi una quella dell’esproprio dei terreni di privati e la cosa non è di facile risoluzione l’altra perché bisogna valutare che tipo di variante fare al Puc, il tutto comporterebbe tempi lunghi e sia l’Asl di Avellino che il Prefetto Sessa non intendono accettare. Di qui la proposta del sindaco Gambacorta di attivare nell’immediato l’Uffico tecnico a cui ha dato massimo un mese di tempo per risolvere la questione che sembra destinata a lunghe polemiche e critiche. Non ha perso occasione l’opposizione ad esprimere duri pareri sull’operato lento dell’amministrazione a risolvere una questione di interesse pubblico e per il bene dell’ospedale che non può privarsi di un servizio così importante di trasporto di eliambulanza.
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