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Ariano Irpino, ''Calvario'' di nome e di fatto: viaggio nel parcheggio dove ci piove dentro

E’ parzialmente inutilizzabile, per le piogge di questi giorni, il parcheggio coperto di Calvario. Piove al suo interno da tutte le parti; non solo al primo piano interrato, ma anche agli altri piani inferiori. All'ufficio tecnico comunale, di fronte al rischio di ripetuti reclami per danni alle autovetture, non è rimasto che transennare le aree invase dall'acqua e apporre la cartellonistica per invitare gli automobilisti a cercarsi altrove un posto auto. Ma probabilmente non finirà solo con questo provvedimento. Basta alzare lo sguardo verso i solai per scoprire che le infiltrazioni di acqua sono prossime ai punti luce e agli altri impianti (antincendio, ascensori). Un vero disastro per una struttura, costata tanto e che non è stata mai ufficialmente consegnata al Comune, anche se utilizzata da alcuni anni e solo di recente collaudata. Non ci vuole molto per capire che le infiltrazioni di acqua continueranno e che i recenti lavori portati a termine sul piazzale Calvario per impermeabilizzare la strada si sono rivelati inutili. Forse addirittura dannosi, sostiene qualcuno, a causa dei materiali utilizzati e soprattutto per l'istallazione di dissuasori per la sosta delle auto nella parte sovrastante. E' da qui che partirebbe l'infiltrazione delle acque piovane. Insomma, il Comune dovrà correre ai ripari nuovamente. Ma con quali risorse?  Il silos Calvario e l'altro parcheggio coperto di Rione Valle non a caso erano stati inseriti nella lista delle opere incompiute redatta dall'assessore Liliana Monaco. E non a caso sono stati chiamati in causa i responsabili, impresa appaltatrice, tecnici e progettisti. Come è possibile immaginare, infatti, di poter di qui a poco affidare all'Amu la gestione dei parcheggi coperti se continueranno a verificarsi questi fenomeni? Quante altre volte l'Amu dovrà essere costretta a ridurre i posti per la sosta?
Queste le domande degli addetti ai lavori. Ecco perché torna d' attualità l'invito alla civica amministrazione di alcuni gruppi politici a discutere seriamente e preliminarmente del problema dei parcheggi in città, prima di affidare a qualche azienda la loro gestione. Insomma, di fronte ad una struttura così malandata, si corre il rischio di non poter definire alcun contratto di gestione. Se questa è la condizione in cui si trova il silos di Calvario, non va bene neanche per Valle e Anzani. Nel primo caso manca ancora il collaudo statico e amministrativo, senza contare l'ultimazione di opere accessorie; nel secondo caso ci troviamo di fronte ad un'opera che per essere completata ha bisogno di risorse per altri 600 mila euro. 

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