L’unica presenza di vita nell’ormai ex Palazzo di Giustizia è la sede dell’Ordine forense. Ogni stanza è sigillata, tranne quella al primo piano che dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, sarà aperta all’avvocatura. Dopo un tira e molla fra il neo commissario prefettizio del comune di Ariano e i rappresentanti dell’Ordine, la prima ha firmato l’autorizzazione all’uso dopo aver consultato il consiglio forense nazionale per comprendere al meglio le disposizioni. Nel frattempo, la Nuzzolo aveva provveduto alla chiusura dello stabile per garantire la conservazione dei fascicoli, non contemplando la funzione di pubblico servizio dell’Ordine stesso. Un equivoco superato, fino a giungere alla conferma ufficiale. Punto interrogativo – invece – dal 2015 in poi. Infatti, come tutti gli Ordini forensi che hanno visto cancellare la sede giudiziaria di riferimento, anche quello arianese ha la proroga fino al 31 dicembre del 2014. Ma sulle sorti dell’ex Palazzo di Giustizia arianese permangono le incognite. Probabilmente, ad aprile dovrà ospitare i giudici di pace territoriali: quello arianese, fino ad ora ubicato nella struttura scolastica Don Milani, quello di Grottaminarda, Castel Baronia e Mirabella Eclano. Eppure anche su questo fronte, bisognerà attendere altre valutazioni, come la disponibilità espressa dai singoli consigli comunali di sopperire alle spese di gestione.
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