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Ariano, la Cgil sul trasferimento caserma: "Serve salto di qualità propositivo"

villani cgil

"Basta rincorrere. Continua il sistematico smantellamento istituzionale, sociale, giudiziario ed economico del territorio arianese-valle ufita  - così in una nota la Cgil Ariano-Valle Ufita -. Ultimo, per ora, il trasferimento del Comando dei Carabinieri. Tutte le logiche su cui si è poggiata negli anni, a partire dagli inizi degli anni 70 la politica economica-burocratica-assistenziale che ha caratterizzato questo territorio è stata completamente stravolta. Il pubblico impiego ed i servizi cancellati,il welfare ridotto nelle minime dimensioni il tutto aggravato dalla chiusura del corollario industriale fatto dalla FIAT e dal suo indotto, insomma la filosofia regnante degli anni del centro-sinistra della prima repubblica smentita completamente. Allora - continua la nota - la domanda di fondo che ci dobbiamo fare è se continuare in affannose rincorse dietro alle continuate chiusure o rilanciare con un nuovo impegno mirato ad una visione più complessiva della nostra realtà che uscirà dalla crisi. Che sarà Ariano Irpino senza uffici, senza tutto quell'apparato burocratico legato alle strutture istituzionali e cosi via. Quale sara la sua nuova identità, tutto da inventare. Il cambiamento di una società può essere realizzato nel modo migliore, è valida ancora la concezione che lo sviluppo parte dal presupposto che esso può essere realizzato ripercorrendo gli stessi processi che sono stati praticati precedentemente. Questa la sfida che che ci impone un salto di qualità propositivo e progettuale per una nuova visione del territorio, legata alla capacità di una governance tutta da ridisegnare, visto i continuati propositi di modifiche istituzionali (abolizione province e comunità montane-accorpamenti o consorzi comunali). Purtroppo gli ultimi dati ISTAT, il rapporto SVIMEZ sono la fotografia del fallimento di un ciclo di politiche economiche fondate sull'austerità. Il vero problema è rappresentato dal crollo degli investimenti, senza i quali non c'è occupazione e non c'è crescita, non c'è occupazione e non c'è nemmeno risanamento virtuoso e duraturo" conclude la Cgil Ariano Valle Ufita

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