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Ariano, Lo Conte: ecco perchè ho lasciato la giunta Mainiero

lo conte

Da Lorenzo Lo Conte, ex assessore all’urbanistica del Comune di Ariano, riceviamo e pubblichiamo: “Avendo preso atto di alcune note apparse qualche giorno fa su uno dei quotidiani locali e riferite a dichiarazioni da me rilasciate in occasione delle mie dimissioni dalla Giunta Comunale mi premeva chiarire alcuni concetti che, fra l’altro, rappresentano i motivi per i quali ho lasciato gli incarichi. Ciò a scanso di equivoci.
Non posso che confermare, anzitutto, la mia profonda delusione circa la “qualità” della classe dirigente arianese attuale, che ometto di definire “politica” non avendo ravvisato nei comportamenti e negli atti di  alcuno di loro quei contenuti, principi, valori etici, obbiettivi tesi alla realizzazione del “bene comune” che dovrebbero costituire la base di qualsiasi attività che possa definirsi “politica” secondo il significato che il vocabolario di italiano attribuisce alla parola. Ciò pur nel rispetto di ogni singola persona.
La conferma di questa mia delusione io ritengo trovi chiara espressione nella situazione in cui versa il territorio di Ariano, lo stato di isolamento, molto spesso degrado, delle nostre Contrade e delle Periferie, lo stato delle infrastrutture essenziali come le strade, gli acquedotti, l’illuminazione, le fognature, la mancanza di raccordo e di colloquio con la cittadinanza e con le sue necessità quotidiane. Io ho letto decine di richieste e petizioni da parte di cittadini delle zone più svariate di Ariano che sollecitavano interventi di ripristino, manutenzione, riparazioni di strade, frane, condotte idriche, scarichi abusivi di rifiuti, illuminazione, fognature e varie. Mi spiace dirlo ma nonostante le mie richieste “energiche” nei riguardi di qualche responsabile dei Servizi come nei riguardi degli Amministratori nulla mi è stato concesso, da chi aveva facoltà,  in un anno intero di portare non dico a compimento ma perlomeno di avviare a soluzione.  Mi è stata preclusa, come amministratore, qualsiasi strada da me imboccata per risolvere i problemi e far ripartire una serie di attività bloccate da anni.
Né mi risulta siano state fornite da nessuno riposte e riscontri ai cittadini che hanno sottoscritto quelle richieste e petizioni. Allorché il sottoscritto ha chiesto per iscritto, con precise motivazioni, la revoca di qualche responsabile  ebbene non solo non vi fu la revoca ma addirittura l’incarico venne rinnovato senza fornire al sottoscritto alcuna motivazione. Dimostrazione di una conduzione della macchina amministrativa in totale spregio di qualsiasi regola, non solo da parte della politica ma anche da parte dell’allora Dirigente dell’Area Tecnica che ritenne di ignorare gli indirizzi e le disposizione dell’Assessore al ramo abusando, a parer mio,  del proprio Ufficio.
I Signori Consiglieri Comunali ieri sono stati chiamati ad approvare, fra l’altro,  una Relazione sullo stato delle opere pubbliche che è esattamente la fotocopia di quella che hanno approvato un anno fa: dei milioni di euro disponibili per le 51 opere pubbliche “aperte” (esattamente euro 18.788.444,00) non è stato speso nemmeno un solo centesimo.  Ad oggi risultano incomplete ben 40 opere pubbliche iniziate a partire dall’anno 2005 all’anno 2008.   
Gli uffici tecnici che dovrebbero assicurare la manutenzione, la gestione e lo sviluppo del territorio sono oggetto, ho potuto apprendere durante il mio mandato,  da anni, di scontri e diatribe per mansioni da svolgere e spartizioni di incarichi per progetti pubblici. Con il risultato che conosciamo.  Gli Assessori ed i Sindaci che si sono alternati negli ultimi anni non hanno saputo o voluto dotare il Comune di Ariano di una struttura organizzativa efficiente, trasparente, produttiva, che almeno si guadagnasse la “sufficienza” nel giudizio dei cittadini utenti. Ho rilevato l’assenza totale di una qualsiasi catena di comando; disconoscimento ad oltranza di ruoli e funzioni sia da parte degli amministratori che da parte di funzionari, dirigenti ed anche semplici impiegati, tutti compenetrati ormai, a mio giudizio,  in una sorta di autodifesa di un sistema votato  all’improvvisazione ed al “tira a campare”. Sindaci e Assessori non hanno saputo o voluto svolgere quelle funzioni di indirizzo e controllo che sono la prerogativa ed il compito di ogni  amministratore e che gli viene affidato dalla legge. Riprova ne è  lo stato disastroso in cui versano le opere pubbliche e le infrastrutture,  i contenziosi interminabili, i ritardi cronici nel rilascio di atti, permessi, certificati e concessioni varie, la confusione che regna sovrana negli uffici per l’inesistenza di un modello organizzativo serio e rispettoso del personale tutto, la mancanza ancora adesso degli strumenti urbanistici attuativi che tiene bloccato un potenziale sviluppo del territorio,  l’arretratezza della dotazione tecnologica e della informatizzazione del Comune,  la mancanza totale di qualsiasi risposta ai bisogni dei cittadini, alle loro segnalazioni e richieste di intervento.
Sul fronte delle attività commerciali continua a regnare sovrano quelll’abusivismo ormai cronico, noto a tutti i Consiglieri Comunali ed a tutti gli Assessori nonché al Sindaco, a dispetto delle proteste dei commercianti Arianesi. E’ totalmente assente una qualsiasi visione o progettualità che riguardi il commercio in generale. Il Centro si regge su qualche resistenza eroica di pochi operatori e Via Cardito è costretta ad arrangiarsi da sola, disseminata di cassonetti traboccanti di immondizia, al buio e con le strisce pedonali  perennemente invisibili. Forse che anche a questo dovrebbero provvedere i commercianti stessi.
Tutto ciò senza che nessuno mai sia stato chiamato a rispondere di una qualche pur minima responsabilità, a risarcire un danno, a rispondere di un ritardo.
Ho dovuto assistere personalmente alle rimostranze di una rappresentanza di cittadini di Difesa Grande che lamentavano un’attesa di mesi soltanto per essere ricevuti dal Sindaco, a parte i motivi di doglianza per le mancate risposte ai loro problemi di viabilità ed opere incompiute. Solo un esempio fra i tanti.
Il sottoscritto, tra gli altri numerosi motivi, è stato costretto a non votare la bozza del bilancio di previsione per l’anno 2012 anche per la volontà da parte del Sindaco e della Giunta di non voler nemmeno discutere su come impiegare le risorse disponibili,  seppure ingenti, e valutare se era più opportuno investire in pianificazione, sviluppo ed ammodernamento piuttosto che investire, o meglio sperperare, in altre attività che certamente non porteranno al Comune ed ai cittadini, nessun vantaggio o speranza per il futuro. Ho sostenuto e sostengo che bisognava ridurre le spese previste per “manifestazioni culturali”, “spettacoli” e simili cui sono destinati ben 150.000,00 euro (dei quali 110.000,00 a titolo di puri “trasferimenti” cioè contributi vari ) e destinarne almeno la metà  per avviare la redazione dei Piani Urbanistici Attuativi senza dei quali non ci può essere nuovo sviluppo per il territorio. Ciò nonostante siano stati recuperati diverse centinaia di migliaia di Euro per Oneri di Urbanizzazione. 
Uno “spettacolo o concerto”  in meno valeva la realizzazione di un Sistema Informativo Comunale che avesse un minimo di decenza, in quanto quello attuale, nonostante le mie insistenze ed arrabbiature, è del tutto inesistente, con grave danno per tutti; né in bilancio si è voluto prevedere di migliorarlo. Per comunicare da un ufficio all’altro del Comune si continua ad utilizzare il sistema del “messo” o del “portalettere”, dipendenti del Comune, anziché la posta elettronica e la condivsione dei dati in un sistema integrato come LA LEGGE VORREBBE. Ciò con gravissimo danno alle tasche degli arianesi che pagano questo tipo di arretratezze.
Ciò, mio malgrado devo ricordarlo, Sempre per investire, tra l’altro,  in Concerti e Manifestazioni culturali. Per non urtare, dico io a questo punto,  la suscettibilità dell’Assessore o degli Assessori che con i Concerti vogliono “dimostrare” la propria “valenza”; per non rompere gli equilibri del “numero 11”, condizione che, come ho potuto constatare nell’arco di un anno,  viene puntualmente sbandierata, a turno, dai Consiglieri di Maggioranza o loro rappresentanti, vecchi e giovani, che utilizzano tale “tecnica” per portare avanti  progetti personali o di amici, il più delle volte fantasiosi, nonché pericolosi per basarsi esclusivamente sulla pretesa personale e privi pertanto di una minima progettualità e condivisione reale che potrebbe costituire la base per realizzarli veramente.
Il bilancio di previsione io ritengo non lo abbia letto nessuno, in realtà, perché sarebbe stato un lavoro troppo lungo, evidentemente. Nemmeno si è notato che molti allegati altro non sono che fotocopie del bilancio precedente. La relazione previsionale e programmatica, un esempio fra tanti, ancora espone dati sull’economia di Ariano che si riferiscono al 1991 (!) ed al 1998 (!). Alcune relazioni è difficile riuscire a leggerle, perlomeno al sottoscritto, a causa dei caratteri piccoli ed ormai sbiaditi per il numero di volte che sono stati fotocopiati. Nemmeno si è notato che le spese per “pulizie locali” del Comune sono passate da euro 60.833,00 del 2011 ad euro 95.349,00 per il 2012, con un aumento quindi del 57%.  
Se nel bilancio preventivo “sono riassunti in termini finanziari i propositi dell’amministrazione e la sua capacità politica di stabilire obiettivi chiari e definiti”, come ci onora di spiegarci l’Assessore al Bilancio sui giornali, ebbene gli operatori economici della città, le piccole imprese, i commercianti, gli artigiani nonché i cittadini hanno fondato motivo di essere sempre più preoccupati, insieme a me, oltre che della crisi Nazionale anche della situazione della propria città. Nel Bilancio di Previsione io sostengo che non si è voluto inserire alcun elemento, piano, programma od azione di concreto sviluppo del territorio. A meno che ciò non sia stato scritto con l’inchiostro simpatico e sfugge alla normale lettura.  Si è operata quella che io ritengo una pura spartizione di risorse semplicemente per “accontentare” assessori, gruppetti e consiglieri vari. Tanto è vero che nella “trattazione in Giunta” (una “toccata e fuga” in realtà, senza esame in dettaglio alcuno) non si sono nemmeno lette le singole voci e spese, servizio per servizio. Non voglio commentare la “propaganda”, direi infantile, costituita dal vantare “per la prima volta nella storia politica della Città di Ariano” la riduzione degli stipendi degli assessori. Che sia una crisi di coscienza da parte dell’Assessore Pratola? Non ci credo.
Il sottoscritto, alla luce di quanto sopra,  ha ritenuto perfettamente inutile continuare, dopo averlo fatto per un intero anno, ad alzare la voce e protestare con tutti, sindaco, assessori e funzionari. Sarebbe stata un “ripetermi” sterile ed improduttivo da parte mia (peraltro totalmente isolato e senza nessun sostegno di nessun tipo) in quanto non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. A parere mio. 
L’esperienza, voglio precisare,  è stata per me assolutamente positiva perché mi ha dato modo di fare uno “stage” utile ed opportuno attraverso il quale ho potuto constatare in prima persona il funzionamento dell’azienda Comune ed il valore e la bontà degli addetti ai lavori, pseudo-politici e non. Ho potuto verificare i malfunzionamenti, i motivi e i possibili modi per intervenire. Certamente, tengo a dirlo, il sottoscritto non è rassegnato; né ha perso la fiducia di poter in futuro contribuire ad un miglioramento della situazione amministrativa della Città; non appena ce ne sarà  occasione utile ed insieme a concittadini, ce ne sono tanti, più votati alla politica vera che a quella di facciata. E’ un augurio che faccio a me ed agli arianesi che la vedono allo stesso modo’’.

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