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Ariano, oggi le dimissioni di Ninfadoro da capogruppo Pd. Bevere in pole per la successione.

Spaccatura consumata all’interno del Pd. Il consigliere Ninfadoro ufficializzerà le dimissioni da capogruppo del partito nel consiglio comunale previsto per oggi. La segretaria Lengua non ritiene ancora chiusa la questione. Per il segretario locale Domenico Carchia a decidere sulle iniziative da intraprendere è il partito, e Ninfadoro stesso è espressione della linee minoritaria che dovrebbe rispettare le regole democratiche. 

La spaccatura ormai si è consumata all’interno del Pd. Il consigliere Antonio Ninfadoro ufficializzerà in consiglio comunale le dimissioni da capogruppo del partito. Rimarrà sempre all’interno del gruppo ma rivestendo solo la carica di consigliere. A confermalo lo stesso Ninfadoro: «Continuerò a fare politica all’interno della casa dei democratici di sinistra ma con ruolo diverso. Infatti nel civico consesso rassegnerò le dimissioni da capogruppo». Ninfadoro però così rilancia il suo progetto: «Il mio impegno è quello di costruire un centrosinistra di governo sul Tricolle per chi si riconosce nelle linee politiche che vengono da Roma». E poi lancia una critica agli esponenti del partito stesso: «Chi deve giustificare la propria linea politica sono gli altri, non io anche perché nelle ultime amministrative ero capolista, e quindi unico consigliere eletto, visto che Bevere è stato candidato a sindaco. La segretaria provinciale del Pd Caterina Lengua: «Anche se in questo periodo sono impegnata per le imminenti elezioni amministrative, appena possibile avrò una riunione con il direttivo del circolo di ariano per verificare al meglio le posizioni e trovare una soluzione». Per il segretario del Pd locale Domenico Carchia «la decisione di organizzare quell’assemblea è stata assunta da tutto il partito, e anche se c’è una quota minoritaria che è in disaccordo la dovrebbe osservare nel rispetto delle regole democratiche». «Se Ninfadoro cede la carica di capogruppo – aggiunge Carchia - mi sembra anche un fatto lineare perché è espressione del gruppo minoritario del partito, in base alle votazioni interne. Sta di fatto che tutti ci tengono che resti nel partito». E poi sulla questione politica: «Quella manifestazione è una scelta condivisa con tutti i partiti solo per compattare l’opposizione, il futuro è ancora da disegnare, anche se i nostri interlocutori privilegiati sono le forze di centrosinistra».  

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