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Ariano, primo mattone per il Giorgione. Caso dirigenti: intoccabili fino a giugno

La maggioranza in consiglio comunale accelera sul rilancio del Giorgione approvando lo schema di statuto dell’azionariato. Tra i firmatari delle azioni quattordici noti imprenditori e cittadini privati. Non sono mancate le polemiche da parte dell’opposizione. Si è svolto poi regolarmene a porte aperte, e non a porte chiuse come annunciato, la discussione sulle relazioni degli assessori Lo Conte e Monaco che avevano creato contrasti. Una questione piena di punti oscuri per la minoranza.

È cominciato con la lettura di un documento in cui si sono ufficializzate le dimissioni da capogruppo del Pd del consigliere Antonio Ninfadoro il civico consesso di Ariano. Ma poi la discussione è andata diritto verso il Giorgione per cui la maggioranza ha approvato i due punti fissati dall’ordine del giorno ossia il lavoro svolto dal comitato per il rilancio del complesso alberghiero del centro storico e lo schema di statuto della costituenda ex Giorgione S.p.a. La discussione però è stata lunga e articolata. Il consigliere Pasqualino Santoro ha spiegato le modalità di sottoscrizione delle azioni affermando che i firmatari sono quattordici imprenditori noti di Ariano e dell’Alta Irpinia. Tra questi Roberto Group Cementi Ariano, Pannese costruzioni, Masuccio, e poi da Lioni Nappi e D’Amelio, quest’ultimo ha sottoscritto azioni per un milione e 600mila euro. Nel novero degli azionisti cittadini privati tra cui il consigliere Santoro stesso. Dalla minoranza forti dubbi. De Pasquale ha accusato la maggioranza di aver modificato la natura della società e di aver redatto un atto illegittimo con il rischio di bruciare i soldi dei cittadini, da qui la necessità di inviare l’incartamento alla Corte dei conti. 
Gaetano Bevere del Pd ha sollevato perplessità sulla mancanza di un progetto concreto in cui non è contemplata la spesa di previsione soprattutto perché il 31 marzo è prevista la scadenza di concreto pagamento delle azioni. A nulla è servita la sua richiesta di differire l’approvazione degli argomenti. 
Non si è fatto attendere l’intervento del sindaco Antonio Mainero che ha chiarito i dubbi: la cosa straordinaria è che questo progetto di rilancio del Giorgione viene sorretto dal fior fiore degli imprenditori – ha affermato il primo cittadino - che hanno creduto in uno studio di massima. Da qui l’appello ai consiglieri: rispondiamo tutti insieme a questi uomini che hanno deciso di investire i propri risparmi per il bene di Ariano. Votazione chiusa con il via libera della maggioranza che ha fatto registrare un passettino in avanti sul Giorgione. Dopo un confronto di pochi minuti tra i consiglieri, si è deciso di continuare il civico consesso a porte aperte sulle dichiarazioni degli assessori Lo Conte e Monaco che avevano scatenato polemiche. Gli interventi di entrambi gli assessori, fatti con tono e contenuto diverso, hanno stemperato un po’ la questione. Il consigliere La Vita però ha puntualizzato che l’assessore Lo Conte si è rimangiato tutto ciò che aveva detto in precedenza per coprire altri colleghi. Se per il consigliere socialista le funzionali apicali dei settori sono state rinnovate fino a giugno, e non revocate come richiesto da più parti, significa che la maggioranza ha la volontà di continuare a proteggere delle persone. Forti strali a questo punto sono stati lanciati  al vicesindaco Pratola, accusato di monopolizzare la pubblica amministrazione, e al consigliere Cirillo. Lunga la disamina di La Vita sullo sperpero di denaro pubblico, e sulla mancanza di riorganizzazione degli uffici, chiusa con la richiesta di composizione di una commissione di inchiesta per vagliare i comportamenti legati alle funzioni dirigenziali. Un argomento che farà parlare ancora. 

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