Lavoratori dell’Amu sul piede di guerra. I sindacati unitari proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale per le condizione generali in cui versa l’azienda. Attraverso una nota affermano infatti che per far quadrare i bilanci il cda ha abbassato il capitale sociale, un artificio contabile che non ha portato a nessun beneficio . E poi non mancano gli attacchi: si stanno tagliando le corse, le condizioni del parco macchine sono comatose, il servizio si svolge solo grazie al grande senso di responsabilità dei dipendenti. Per non parlare poi dei consumi esorbitanti a causa dell’utilizzo di macchine vecchie. C’è di più, diverse corse che potrebbero essere effettuate con mezzi più piccoli, perchè i passeggeri sono pochi, vengono invece effettuate con autobus grandi, contribuendo ad aumentare il disavanzo. La società ha una condizione debitoria consistente, mentre nulla è stato fatto per l’affidamento dei servizi aggiuntivi, come il controllo e la gestione dei parcometri. I sindacati rendono noto che i lavoratori non hanno percepito la quattordicesima, e nessuno riesce a garantire quando verrà pagata, nel frattempo sono ancora in attesa del pagamento di spettanze arretrate. Da qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale in attesa di un incontro con il Sindaco Mainiero. L’attuale Cda, per mera precisazione, si è insediato circa 5 mesi fa, e ha trovato una situazione debitoria importante e di conseguenza si è attivato per impegnare le risorse possibili al fine di superare l’indebitamento. Non da poco l’Amu ha dovuto provvedere al pagamento dei fornitori che minacciavano l’interruzione della fornitura del carburante. Il nuovo cda si sta impegnando notevolmente per l’estensione dei servizi e per il controllo della spesa: in merito alla gestione dei parcheggi, l’affidamento è in dirittura d’arrivo. Inoltre l’azienda ha provveduto alla bonifica dell’area di Scarnecchia con apertura ai mezzi pesanti e all’attivazione del lavaggio con risparmio economico. Non da poco ha stilato il contratto per l’installazione di una antenna di telefonia mobile che porterà un utile di 17 mila euro all’anno. La situazione in ordine al taglio del capitale, come quella debitoria, è relativa a un periodo nettamente precedente alla attuale gestione, quindi un attacco del genere risulta strumentale e ingrato nei confronti di un gruppo che sta lavorando per il mantenimento dei posti di lavoro. E questo se si considera che la provincia è assente. Il motivo per cui il cda non ha convocato fino questo momento i sindacati era legato al fatto che aspettava di risolvere prima le questioni più urgenti. Il cda si è battuto per la sopravvivenza dell’Amu e per la conservazione dei tutti i posti di lavoro. Ed allora fa specie sentire dire, in un momento in cui altre aziende come Iribus, o Comunità montana, ente pubblico, e altre ancora i cui dipendenti per la maggior parte licenziati o in cassa integrazione non percepiscono nessuna spettanza che i dipendenti non riscuotono la quattordicesima.
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