Terreni espropriati, gara vinta, individuazione dell’impresa che già avrebbe dovuto realizzare i lavori per lo svincolo Manna ma tutto è paradossalmente fermo dal 2007 anno in cui furono espropriati i terreni impiegando circa un milione di euro. Neanche l’ombra di un inizio cantiere per la cui realizzazione sono pronti circa 36milioni di euro provenienti dalla Regione Campania. Il paradosso sta anche nel fatto che la determina del 2012 del settore lavori pubblici ed edilizia scolastica della Provincia, indica l’esistenza della ditta esecutrice dei lavori per la realizzazione dell’opera di collegamento Manna-svincolo di Ariano Irpino , primo lotto di cui all’accordo quadro “Infrastrutture per la viabilità nella Regione Campania” questo ad indicare che ci sono tutti i passaggi necessari per realizzare l’opera e che oltre al progetto esecutivo generale, è stato approvato anche il nuovo quadro economico che comporta per la Provincia l’individuazione di altre risorse ammontanti ad un milione e trecentoventimila euro. Installato il cantiere e rigettati i ricorsi dal Tar e dal Consiglio di Stato presentati dalla ditta che nella gara di aggiudicazione si era posizionata al secondo posto, sono continuati i balletti tra la Provincia e la ditta esecutrice che ha presentato modifiche al progetto iniziale e nel momento in cui sembrava superato ogni ostacolo, l’ente Provincia fa ricorso alla ditta con la motivazione di una grave inadempienza di quest’ultima per i lavori mai iniziati ma la ditta ha già presentato ricorso al Tar. Insomma ci sono vari punti che andrebbero a bloccare ancora una volta l’inizio dei lavori di un’opera che è ritenuta - a detta di Domenico Gambacorta nelle vesti di sindaco di Ariano e Presidente della Provincia chiamata in causa unitamente alla Regione per vari passaggi burocratici - fondamentale per la città e assicura tutto il suo impegno per la risoluzione del problema nella piena legalità e trasparenza.