Non si fa attendere la replica alle accuse lanciate all’amministrazione comunale dalla minoranza sul tema dell’aumento delle tasse. Secondo il manifestino diffuso in giornata la maggioranza avrebbe aumentato l’Irpef del 50 per cento e avrebbe fatto un pacco ai cittadini sull’Imu. Non ci sta invece l’assessore alle finanze Pratola secondo cui l’Irpef non è variata di fatto rispetto alla delibera di giunta del bilancio di previsione, approvato ad agosto scorso. La minoranza gioca con in numeri - per il vicesindaco - perché nel pareggiare il bilancio abbiamo dovuto tenere conto degli introiti, ma non c’è stato nessun raddoppio di tasse nell’anno in corso. In maniera molto limitata con la salvaguardia di bilancio - abbiamo ritoccato afferma Pratola - l’aliquota sull’Imu che è passata dallo 0.4 allo 0.5 per la prima unità abitativa e dallo 0.86 allo 0.88 sugli altri immobili. La tassa sulla raccolta dei rifiuti e dello spezzamento invece ha subito un incremento del 15 per cento per far fronte a spese maggiori, ma non attribuibili al comune. Capiamo i cittadini che entro il 31 dicembre devono pagare tasse esose, ma questo piccolo aumento è determinato dal mancato trasferimento dello stato centrale di molti fondi per far funzionare l’ente. Siamo vicini ai cittadini ma le imposte sono aumentate per lo stato che deve recuperare somme al fine di ridurre un notevole disavanzo. Il gettito che viene dal pagamento dell’Imu è pari al calcolo di previsione. Ritornando alle questioni locali la minoranza avrebbe fatto bene a partecipare all’ultimo consiglio in cui si è discusso di salvaguardia ed esprimere le obiezioni che riteneva opportune.